Se pensavate che la Chiesa Cattolica sarebbe stata risparmiata da vere e proprie rivoluzioni nell’assetto interno, vi sbagliavate di grosso in quanto, il settimanale Il Cittadino ha parlato in modo estremamente dettagliato di una svolta che sta dividendo fortemente l’opinione pubblica.
Il Cittadino, ha intervistato il vicario episcopale del vescovo di Genova, Gianfranco Calabrese, che ha illustrato con dovizia di particolari, la rivoluzione in arrivo che partirà proprio dalla diocesi di Genova per poi espandersi in tutta l’Italia. Pare proprio che presto non saranno più i presti a celebrare la messa, la quale verrà fatta da chi non è ufficialmente sacerdote, come i catechisti e forse anche le donne.
Una svolta, legata a fronteggiare la cosiddetta crisi sulle vocazioni, legata al fatto che negli ultimi 20 anni, i sacerdoti si sono ridotti della metà. Proprio per questo, a celebrare le messe potrebbero essere, al loro posto, i catechisti, dopo aver seguito corsi speciali, e forse anche le donne. La consacrazione dell’ostia, invece, rimane ai prelati.
Capiamo bene quanto l’argomento sia delicato, aprendosi ad una marea di commenti , dato che non tutti vedono di buon grado questa rivoluzione. C’è chi, più conservatore, vorrebbe che le cose restassero immutate e chi, al contrario, auspica un immediato cambiamento.
Di certo, come riportato da Il Cittadino, Papa Bergoglio, al Grande Sinodo di Roma, si confronterà su esso con 449 vescovi, 70 fedeli che non sono vescovi e 54 donne. In un ‘era di cambiamenti, la Chiesa cattolica non è risparmiata da grossi stravolgimenti come questo che fanno molto rumore e dividono , poichè questa istituzione potrebbe andare presto incontro ad un improvviso stravolgimento , che va a ribaltare le abitudini dei fedeli i quali potrebbero vedersi sostituito il prete sull’altare nella celebrazione dell’omelia. E voi, cosa ne pensate?