Una notizia forte, inaspettata, che rappresenta l’ennesimo sorriso sulla bocca di Putin ma una forte sofferenza per coloro che non hanno stima di lui, né di quello che sta provocando. Il principale oppositore russo di Putin Alexey Navalny è deceduto in cella. L’ annuncio è arrivato direttamente dall’ ‘agenzia russa Tass, per poi essere ripresa a macchia d’olio da Meduza, finendo sui siti d’informazione di tutto il mondo, Italia compresa ,dal momento che quanto sta accadendo tra Russia e Ucraina ci coinvolge nel profondo.
Come riportato da fanpage.it, il più fervido oppositore di Putin è deceduto a 47 anni, nella colonia correzionale numero 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets, al Circolo Polare Artico. Stando a quanto si apprende a mezzo stampa, Alexey Navalny avrebbe accusato un malore durante una passeggiata, perdendo improvvisamente conoscenza.
Nonostante il tempestivo intervento di rianimazione, i medici del pronto soccorso hanno confermato il decesso del condannato, sebbene ad oggi non si conoscano le cause del trapasso che sono in fase d’accertamento, come ha dichiarato anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Solo nel giorno di San Valentino, il più grande oppositore di Putin , per la 27esima volta durante la sua prigionia, è stato mandato in cella di punizione, mentre ora è arrivata la notizia del suo decesso e il legale che lo ha sempre difeso, come riportato da fanpage.it, si sta recando sul posto, ossia a Kharp, per capire cosa è accaduto.
Navalny stava scontando una pena a 19 anni di reclusione con l’accusa di violazione della libertà condizionale e condannato alla prima di numerose pene detentive. La notizia ha letteralmente sconvolto il mondo politico e tutti coloro che, schierati dalla parte del 47enne, che più di tutti si è mosso contro il presidente russo, sono rimasti paralizzati alla notizia del suo decesso. Seguiranno, ovviamente, ulteriori aggiornamenti che saremo pronti a fornirvi.