Secondo quanto si apprende dai giornali locali e nazionali un brutto episodio si è verificato nella casa circondariale di Terni. Da tempo il sindacato Sappe, che coordina appunto i poliziotti penitenziari, denuncia all’interno del penitenziario in questione una situazione a dir poco difficile, quindi molto seria.
Il penitenziario Vocabolo Sabbione di Terni ospita numerosi detenuti. Nelle scorse ore un detenuto di origini nord africane ha appiccato del fuoco all’interno della sua cella. L’incendio si è espanso in pochissimi secondi, finendo per colpire il malcapitato. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente.
Per lui, un 35enne, non vi è stato nulla da fare. Sarebbe caduto esanime nella cella a causa del fumo causato dalle fiamme, per cui si è spento a causa di una intossicazione. Avendo saputo di quanto accaduto, il Sappe ha inviato un pesantissimo comunicato con il quale continua a far presente la delicata situazione che ci sarebbe nel penitenziario ternano.
E si parla di un episodio annunciato. “Il penitenziario di Sabbione è una polveriera , lo denunciamo da tempo e il timore che qualcosa di irreparabile sarebbe successo si è verificato” – questo il commento di Fabrizio Bonino, segretario per l’Umbria del Sappe.
Secondo il sindacalista l’uomo deceduto è uno straniero con problemi psichiatrici, che ha dato fuoco a quello che aveva in cella. E non sarebbe appunto il primo episodio del genere che si verifica nel penitenziario di Terni.
Solo lunedì sera c’era stato un altro episodio di violenza: un detenuto magrebino aveva colpito con un pugno un’infermiera che gli stava dando le medicine: la donna era stata trasportata in ospedale, alcuni giorno addietro poi un altro detenuto dando in escandescenza si era ferito e poi una volta giunto in ospedale aveva tirato bende insanguinate verso i medici dell’ospedale.