Il 14 novembre è venuta a mancare l’ex presentatrice del programma Top Gear e il triste annuncio della sua dipartita ha fatto inevitabilmente il giro del mondo. Parlo della 75enne Sue Baker che, secondo quanto è stato riportato dall’autorevole BBC, aveva una malattia del motoneurone. La Baker aveva debuttato alla conduzione di Top Gear nel 1980 e, per più di 100 episodi, fino al 1991, era rimasta alla presentazione del programma
L’annuncio è stato diramato, via social, dai familiari della presentatrice che lottava contro la malattia del motoneurone, fino a quando il suo cuore, nella mattinata del 14 novembre, non ha cessato di battere. La Sue era diventata celebre grazie al suo programma, peraltro seguitissimo, dedicato al mondo dei motori. Nel 1991 ha lasciato la conduzione del programma, per realizzare servizi sulle corse automobilistiche presso l’ippodromo di Brands Hatch, oltre a svolgere l’attività di redattrice automobilistica dell’Observer.
I familiari, in uno struggente messaggio, hanno dovuto comunicare a tutti i fan della presentatrice, la sua morte. Un messaggio stringato che racchiude tutto l’amore nei confronti della grande professionista. Queste le parole della famiglia: “Una madre affettuosa per Ian e Hannah, una nonna amorevole per Tom e George e una meravigliosa suocera per Lucy”.
Anche lo staff del programma, di cui ha tenuto le redini, ha voluto ricordarla con un post: : “Era una giornalista eccezionale e una presentatrice amatissima dello show”. La Baker era una scrittrice di talento e prolifica, una conduttrice televisiva dotata di grande carisma e un’appassionata del mondo animale. Una vita e una carriera costellata di successi, vissute all’insegna dell’umiltà. E’ questa la chiave del suo successo, dell’ammirazione e del rispetto che ha sempre ricevuto da tutti coloro che la conoscevano.
Seguendo le orme di artisti del calibro di Angela Rippon e Judith Jackson, Baker era considerata una pioniera nel suo campo, essendo un’eccezionale giornalista automobilistica e un’amatissima ex presentatrice dello spettacolo, tanto da essere definita dai tabloid come una “icona femminista”. Sicuramente una grossa perdita per tutti coloro che hanno voluto la fortuna di incrociarla sul loro cammino.