La morte prima del grande giorno, coppia lascia figlia piccola (2 / 2)

Il dramma si è consumato a Cassano delle Murge, in provincia di Bari, il 17 novembre, tra le mura domestiche in cui una giovanissima coppia viveva con la figlioletta. Tutto ad un tratto, un 21enne ha esploso colpi di pistola verso la sua compagna, di soli 18 anni, di origini marocchine, per poi suicidarsi, sparandosi un colpo in testa con la stessa arma.

Lui, di origini albanesi, è morto sul colpo. Per la compagna, le cose sono andate diversamente, in quanto i proiettili l’hanno raggiunta al petto, perforandole un polmone e le sue condizioni sono gravi. La donna risulta  ricoverata nel parto di rianimazione, dopo essere stata sottoposta ad un drenaggio toracico. Pur essendo stabile, la prognosi resta riservata. Inizialmente ricoverata nell’ospedale di Acquaviva delle Fonti e poi traferita d’urgenza al Policlinico di Bari, è stata operata nel reparto di chirurgia toracica

Al momento della tragedia la piccola non era in casa, perché si trovava con i nonni materni .L’allarme è stato lanciato dai vicini di casa che hanno sentito prima delle grida provenienti dalla casa e poi l’esplosione di alcuni colpi di ci pistola che hanno determinato il suicidio del 21enne e il gravissimo ferimento della 18enne. Ancora non si sa, in quanto prematuro, se riuscirà a cavarsela o meno.

Intanto l’obiettivo dei carabinieri di Altamura, che si stanno occupando delle indagini, con il coordinamento della procura di Bari è quello di far luce sui motivi del gesto, mentre gli inquirenti mantengono sull’accaduto il massimo riserbo. Il tentato omicidio-suicidio è avvenuto in un appartamento in via Martin Luther King, nel centro della piccola località e si spera di fare al più presto chiarezza sulla tragedia che ha gettato nello sconcerto tutta la comunità.  Il ragazzo avrebbe lasciato un biglietto in cui spiega le motivazioni del terribile gesto.

Un episodio che ha lasciato tutti i lettori senza parole ma che non è l’unico, purtroppo. Sono tanti i drammi consumati proprio all’interno delle mura domestiche; quelle che dovrebbero rappresentare la protezione dalla crudeltà umana. Una strage che si allunga e che va assolutamente contrastata per fermare l’elenco di vittime di brutali aggressioni e tentati omicidi.

 

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