Danila, moglie di Evaristo Beccalossi, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato il calvario dell’ex stella dell’Inter, iniziato il 9 gennaio scorso quando un amico lo ha trovato confuso a casa. Daniela ha dichiarato: “Evaristo era cosciente, parlava ma non tutto quello che diceva aveva un senso” . Così, è stato ricoverato presso la Fondazione Poliambulanza di Brescia.
In ospedale, si è scoperto che il campione aveva avuto un’emorragia cerebrale, decidendo il ricovero nel reparto di terapia intensiva, dove due giorni dopo è entrato in coma. La moglie di Beccalossi ha aggiunto: “I medici con lucida onestà ci hanno avvisato: ‘Non sappiamo se arriva a domani’”.
Per fortuna, dopo 47 giorni di coma, il 27 febbraio, l’ex centrocampista dell’Inter, che ha 68 anni, si è risvegliato e in tantissimi gli sono vicino, sommerso di messaggi di amici, colleghi e tifosi. Tra i tanti che lo hanno supportato, Gianni Infantino, sul quale Daniela dice: “Lui ha voluto Evaristo tra le Legend, è il suo idolo. Ci ha inviato un messaggio vocale bellissimo e commovente che ho fatto ascoltare e riascoltare a mio marito quando era in coma profondo. Poi tempo dopo hanno fatto una videochiamata”.
Enorme l’affetto dell’Inter, in primis del presidente Beppe Marotta e dei suoi compagni dello Scudetto del 1980 che, tramite una chat su Whatsapp , si danno quotidianamente il buongiorno e la buonanotte. Tra tutti, dice Daniela, “il Becca era fra i più attivi”. Nel ripercorrere la serata precedente l’emorragia, la donna dice: “La sera del ricovero non scrive nulla. La mattina seguente Oriali chiama preoccupato. Lui e Bordon sono stati i primi a saperlo. Una volta è venuto Canuti e gli ha detto “guarda che ho portato le Marlboro”.
Tantissimi gli amici stretti dell’ex stella interista, che gli sono accanto, tra cui Spillo Altobelli, Alberto Bollini, Enrico Ruggeri, Nicola Savino, Max Pezzali e la moglie Debora ma come sta ora? : “Ora ha davanti il percorso di rieducazione, è ancora lunga. Ma, come da giocatore, mica ha voglia di allenarsi. Quando deve andare in palestra sbuffa. Le partite dell’Inter le vede a sprazzi sul telefonino ma quando la figlia Nagaja, prima della semifinale con il Barcellona gli ha chiesto “babbo, chi va in finale secondo te?” ha risposto: l’Inter, ovvio”.