Giovedì Chiara Petrolini, dinnanzi al gip Luca Agostini , si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Lo stesso giudice, nelle motivazioni dei domiciliari, ha scritto che lei è una persona che “ha dimostrato disprezzo per la vita umana”, facendo leva sulla possibilità reiterazione del reato.
Il giudice ritiene che “Chiara, se lasciata libera, commetta altri reati della medesima specie tenuto conto della sua personalità dalla quale si desume la pervicacia dimostrata nel cercare l’occasione per concretizzare il suo proposito. Studiando per mesi il modo di non sperimentare l’esperienza della maternità, con una costanza degna di miglior causa”.
Esiste, però, una conversazione davvero agghiacciante intercorsa tra Chiara e la mamma. Quest’ultima, rivolgendosi alla figlia, le ha chiesto: “Ma come hai fatto?”, e la risposta della Petrolini è stata spiazzante: “Come hai fatto te a partorirmi”. Come se non bastasse, ilo giorno successivo il parto del secondo figlio, la 22enne, come se nulla fosse, si è recata dall’ estetista per poi andare a ballare la sera.
Quando i pm le hanno chiesto delucidazioni riguardo al suo atteggiamento, la ragazza si è limitata a dire: “Mi sentivo bene, per questo sono uscita”. Chi si sta occupando del caso è convinto che la ragazza non cambi, in quanto non si è pentita sinceramente ma troppe bugie continuano a costellare le sue dichiarazioni.
Anche quanto è stata messa faccia a faccia con la cruda verità, ha continuato a negare. Tutto questo, secondo i pm, fa di lei una personalità inquietante, capace di tutto, anche di macchiarsi del peggior reato in assoluto, quello di aver tolto la vita ai suoi due figlioletti appena messi al mondo.