La gravissima notizia sulla figlia di Giorgia Meloni, individuato l’autore: ecco chi è (2 / 2)

Un’immagine che ritrae la presidente del Consiglio Giorgia Meloni accanto alla figlia Ginevra ha iniziato a circolare in rete, diventando rapidamente virale. Accanto a quella foto, un commento scioccante: un messaggio carico di odio che richiamava la triste vicenda della giovane di Afragola e che auspicava un simile epilogo per la bambina.

Il post, firmato con nome e cognome, ha fatto in breve tempo il giro del web, arrivando fino a Palazzo Chigi e suscitando un’ondata di indignazione. Dietro quell’account, secondo quanto emerso dalle prime indagini della Polizia postale, ci sarebbe un docente di lingua tedesca in servizio presso un istituto superiore della provincia di Napoli.

Si tratta di Stefano Addeo, classe 1960, dipendente del sistema scolastico pubblico. Gli accertamenti in corso puntano a chiarire se sia stato lui stesso a scrivere il messaggio o se il profilo possa essere stato compromesso da terzi. Tuttavia, le verifiche condotte finora indicano un utilizzo costante dell’account, corredato da foto personali, commenti politici e interazioni recenti.

Addeo, secondo la ricostruzione, avrebbe persino replicato ad alcune risposte degli utenti, senza smentire né ritrattare, lasciando intendere una volontà consapevole dietro quelle parole gravissime indirizzate alla figlia della premier. La segnalazione è partita da Fratelli d’Italia, che ha diffuso uno screenshot del post, con il nome oscurato, evidenziando però che l’autore lavora all’interno del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

La reazione della presidente Meloni è stata immediata e ferma. “Non si tratta di polemica politica, né di rabbia: è odio puro, ideologico, che supera ogni limite umano”, ha dichiarato. Ha poi rivolto un appello a tutte le forze politiche affinché si uniscano nel condannare simili episodi: “Esistono confini che non devono essere superati. Difenderli è un dovere collettivo”. Parole che hanno trovato eco tra esponenti sia della maggioranza sia dell’opposizione, con una condanna unanime del gesto e messaggi trasversali di solidarietà alla premier e alla sua famiglia.