Giorgia Meloni e il suo Governo proseguono il loro lavoro ma chi non sopporta la premier e il suo esecutivo, a quanto pare, ha compiuto un gesto a dir poco raggelante. Fratelli d’Italia, su X, ha posto l’accento su post Instagram, scritto da un utente, hater della Meloni, che lavora presso il Mim e che ha augurato alla figlia della Meloni, la stessa fine che ha fatto la povera Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci ad Afragola ,colpita ripetutamente con una pietra e poi rinchiusa in un armadio, in un casolare abbandonato.
La Meloni, commentando il gesto, ritiene che quel post sia frutto di un odio ideologico, in cui pare tutto lecito, anche augurare il decesso di un figlio per colpire un genitore, superando di gran lunga il tollerabile, ossia sconfinando.
La sorella della premier, Arianna Meloni, indignata, si è chiesta: “Quanto ancora dobbiamo sopportare? Fin dove dobbiamo arrivare? Rispetto a questa ignobile barbarie, tutto lo sdegno possibile! La condanna sia unanime e forte. A mia sorella Giorgia e a mia nipote giunga il mio più affettuoso e protettivo abbraccio” . Anche il ministro della Pubblica Istruzione Valditara, esprimendo massima vicinanza alla Meloni, ha avviato verifiche per risalire all’identità del dipendente del Mim (ministro dell’Istruzione e del Merito).
Galeazzo Bignami, presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, ritiene che occorra una risposta esemplare, in quanto colpire i bambini è la peggiore delle crudeltà. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, esprimendosi sull’accaduto, ha detto: “Esprimere verso una bambina è qualcosa di inaccettabile che offende la coscienza e non può trovare alcuna giustificazione, nemmeno nel più acceso dissenso politico”.
Pierferdinando Casini, invece, ha messo nero su bianco queste parole : “La solidarietà a Giorgia Meloni per le espressioni usate contro la piccola Ginevra sui social non dovrebbe nemmeno essere una notizia in un paese normale. Ma poiché a volte la politica sconfina nella inciviltà, io voglio esprimerle la mia più affettuosa vicinanza”. Tantissimi i commenti di vicinanza, indipendentemente dalla fazione politica, nei confronti della Meloni. Una cosa è lo scontro politico, ben altra insultare pesantemente una minore innocente.