I colpi di scena, specie in ambito politico, si susseguono ma alcuni, più di altri, corrono veloci ,facendo molto ma molto rumore, proprio come è accaduto in occasione di un incontro attesissimo.
La leader dem si è defilata e ha lasciato un vuoto amaro.Secondo quanto emerso nelle ore successive, la segretaria si sarebbe sfilata dal dibattito non appena appresa la presenza del leader pentastellato. Mentre Giuseppe Conte ribadiva la sua partecipazione ad Atreju, sottolineando quanto fosse importante il confronto, la critica più aspra si materializzava sui social media.
A puntare il dito contro la segretaria del PD è stato Rocco Casalino, ex portavoce dell’M5S a Palazzo Chigi, il quale ha accusato la dem di aver “sbagliato tutto”. Per Casalino, la mossa di Schlein non è stata solo un’offesa verso gli alleati, ma una vera e propria occasione mancata per mettere in difficoltà la Premier sui fallimenti economici del Paese.L’ex portavoce ha rincarato la dose, definendo il Partito Democratico “supponente, radical chic”, reo di aver guardato dall’alto in basso le altre forze politiche. L’errore strategico è stato evidente: equiparare Conte (due volte premier) a una figura qualsiasi, come Salvini, e trattare gli altri come sottoposti.Intanto, i Cinque Stelle mostravano anche un’altra linea di frattura su un tema di politica estera cruciale.
L’ex vicepresidente Chiara Appendino si è espressa apertamente sulla guerra in Ucraina, sostenendo che non esiste una pace giusta, ma solo una pace possibile.Secondo il suo ragionamento, la cessione di territori da parte di Kiev non può più essere considerata un ostacolo assoluto a ogni trattativa.
Ogni giorno in cui si ritarda una soluzione negoziale, ha concluso Appendino, si traduce in un regalo a Putin. Di sicuro, la politica non smette di riservarci, specie in questo delicatissimo periodo, colpi di scena e questo è ciò che è accaduto nell’ambito di un incontro attesissimo. Cosa accadrà ora? Non ci resta che continuare a seguire tutti gli sviluppi.