"La gente si addormenta" Il monito di Papa Francesco (2 / 2)

Papa Francesco, all’udienza generale, ha ribadito: “Omelie di otto minuti o la gente si addormenta. No ai preti che parlano e non si capisce che dicono ”.  Chi ha seguito il suo pontificato, sa’ perfettamente quanto questo sia uno dei punti cardine di Bergoglio, uno di quei punti intransingibili.

Il Papa, difatti, è convinto che l’omelia debba aiutare a trasferire la parola di Dio, dal libro alla vita.  Proprio affinché questo avvenga,  Francesco ha invitato i preti che parlano tanto  senza far capire di cosa parlano, a esprimere “un pensiero, un sentimento e una cosa pratica” ma con poche parole.

Li ha anche invitati a portare con loro un Vangelo tascabile,  consigliandoli con queste parole:  “tenetelo in tasca, nella borsa per leggerlo. Questo vi farà stare vicino allo Spirito Santo”.

L’omelia, essendo una predicazione nell’ambito della celebrazione liturgica, per forza di cose, a detta del Papa, deve essere breve ed evitare di sembrare una conferenza o una lezione,  e su questa  cosa,  che è un punto cardine del suo pensiero, Bergoglio è intervenuto una marea di volte nel suo pontificato, invitando a non superare gli otto minuti.

Durante l’udienza generale in piazza San Pietro, il Papa ha dichiarato apertamente: “Le omelie devono essere brevi, non devono andare oltre gli otto minuti, altrimenti la gente perde l’attenzione, si addormenta e ha ragione”  e, andando a ritroso nel tempo, come i fedeli ricordano perfettamente, questo monito non è l’unico, in quanto nel 2008 anche  Benedetto XVI,  suo predecessore, era stato d’accordo col suo pensiero, dicendo che  “il tempo medio di concentrazione degli uditori” non dovesse superare gli  8 minuti.