
Il velo di incertezza viene sollevato dalla dottoressa Elisabetta Alti, coordinatrice dell’area medica della Fimmg Firenze, la quale ha confermato che l’influenza ha ormai raggiunto una fase di diffusione capillare. Il periodo più critico, definito come il vero e proprio picco epidemico, è atteso proprio tra Natale e Capodanno, trasformando i giorni di festa nel momento di massima vulnerabilità per il sistema immunitario
.La risoluzione del mistero sui sintomi è immediata: l’attuale ceppo si manifesta con una febbre molto alta, spesso accompagnata da dolori articolari intensi e una spossatezza che costringe a letto per diversi giorni. La dottoressa Alti sottolinea come, sebbene il decorso solitamente si concluda in circa cinque giorni, la carica virale sia tale da rendere l’emergenza vitale per le fasce più fragili della popolazione.
Per contrastare l’avanzata del virus, i medici raccomandano l’uso di antipiretici per gestire il rialzo termico e, soprattutto, consigliano di evitare il contatto con altre persone durante la fase acuta per non alimentare il flusso dei contagi.

Resta fondamentale il ruolo della prevenzione, con la dottoressa Elisabetta Alti che invita a non sottovalutare i primi segnali di malessere per evitare complicazioni più serie.Le autorità sanitarie monitorano costantemente la situazione, prevedendo che dopo il brindisi di Capodanno la curva possa finalmente iniziare la sua discesa, lasciando spazio a una graduale ripresa della normalità.
Nel frattempo, l’invito per tutti è quello di vivere le feste con consapevolezza, prestando attenzione a quei piccoli segnali che il corpo invia prima che l’aggressione virale diventi debilitante.