La dichiarano morta, ma in obitorio avviene qualcosa di terribile (2 / 2)

Questa assurda vicenda ci è giunta dagli Stati Uniti, in una casa i riposo nello stato dell’Iowa, dove una donna 66enne è stata considerata erroneamente deceduta. A quel punto, come da protocollo, la povera malcapitata è stata affidata alle pompe funebri.

A ritenerla ormai priva di vita è stata un’infermiera del Glen Oaks Alzehimer’s Special Care Center di Urbandale che lo scorso 3 gennaio aveva visitato la donna. Anche nel rapporto dell’ospizio, ora nelle mani della magistratura americana, si legge che la donna non mostrava segni di vita: gli occhi erano fissi nel vuoto, il battito era assente e non si avvertiva neppure alcun respiro.

L’infermiera non si è evidentemente preoccupata di effettuare degli esami più approfonditi e la povera 66enne è stata dichiarata ufficialmente deceduta. Come da prassi, sono state poi allertate le pompe funebri per occuparsi della presunta salma.

Dopo circa due ore è giunto all’ospizio un dipendente delle pompe funebri che, senza perdere tempo, si è fatto indicare la camera della presunta vittima e ha riposto il corpo in un classico sacco nero per cadaveri, facendo anche attenzione a chiudere bene la cerniera.

A distanza di qualche ora, quando altri dipendenti della ditta si accingevano ad a riporre la vittima nella bara, si sono accorti che all’interno del sacco c’era qualcuno che respirava ancora! All’interno del sacco chiuso l’aria era naturalmente sempre più satura, perciò non mancava ancora molto prima che la vittima morisse soffocata. Immediatamente i dipendenti hanno liberato la 66enne e lanciato l’allarme ai servizi di emergenza. La donna è stata nuovamente ricoverata e per fortuna pare essersi salvata. La casa di riposo è stata, invece, denunciata e dovrà rispondere in qualche modo dello spiacevole inconveniente.