La decisione sulla famiglia che vive nei boschi (1 / 2)

La decisione sulla famiglia che vive nei boschi

La cronaca nazionale si sta occupando, in questi giorni, sempre più spesso, del caso della famiglia con tre bambini che vive nei boschi di Palmoli, senza elettricità o acqua corrente, fortemente divisivo della pubblica opinione.

La famiglia vive in uno stato di forte isolamento, in un rudere privo di servizi essenziali (acqua corrente, luce, riscaldamento adeguato) in una zona boschiva del Vastese (provincia di Chieti) e la notizia, in un batter di ciglia, è finita all’attenzione della stampa e di milioni di italiani poiché è strano, al giorno d’oggi, in una società sempre più tecnologica, piena di lussi e confort, vedere genitori e figli che vivono in modo così primordiale.

Questa storia è come quella delle favole e le immagini che la stampa ha diffuso, così come i video della famiglia, andati in onda in trasmissioni come La vita in diretta, sono l’esempio lampante di una situazione ben diversa rispetto a quelle in cui versano la maggior parte degli italiani.

Come in tutti i casi dal fortissimo clamore mediatico, è difficile avere una posizione unanime, poiché ognuno si è fatto una sua personalissima opinione in merito alla vicenda su cui a pronunciarsi è l’ente preposto, dopo aver attentamente vagliato tutta la storia e i potenziali rischi che i minori potrebbero incorrere.

Ma qual è la decisione sulla famiglia che vive nei boschi? Non ci resta che scoprire insieme cosa sta succedendo, trattandosi di un caso molto complesso e articolato che, sin dai suoi esordi, ha generato, principalmente sui social, una marea di commenti molto differenti tra loro.