La cugina di Liliana Resinovich vuota il sacco in diretta Tv (2 / 2)

La perizia medico-legale ha escluso l’ipotesi del gesto volontario, confermando che il decesso è avvenuto per asfissia causata da una manovra di soffocamento esterno diretto, con il decesso che risale al giorno stesso della scomparsa. Non ci sono segni che il corpo sia stato spostato o congelato dopo il decesso.

Silvia Radin, durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, ha criticato la lentezza delle indagini e la mancanza di chiarezza, chiedendo giustizia per la sua parente e sottolineando l’importanza di proseguire con determinazione le indagini. La famiglia di Liliana è stanca delle ipotesi e delle smentite e desidera soltanto conoscere la verità sulla triste fine della donna.

Ma c’è un’altra questione che sta facendo molto discutere in queste settimane. Recentemente, un tecnico che aveva partecipato all’esame autoptico del corpo ha dichiarato di aver accidentalmente causato una lesione alla seconda vertebra toracica durante l’esame, suscitando nuove polemiche.

La cugina della vittima, Silvia Radin, ha sollevato dubbi sulla veridicità di questa versione, temendo che si tratti di un tentativo di depistaggio. Le indagini hanno rivelato diverse lesioni sul corpo di Liliana, tra cui una frattura alla seconda vertebra toracica, contusioni al volto e alla mano destra, e segni di soffocamento.

Nonostante le nuove rivelazioni, il caso resta avvolto nel mistero, e la famiglia di Liliana continua a chiedere risposte definitive. il caso della vertebra toracica, purtroppo, non fa che alimentare i dubbi sulla trasparenza delle indagini e sull’eventualità che ci siano ancora dettagli cruciali da scoprire.