La confessione in tv di Aqua Moses: "Cosa mi ha fatto Rosa…" (2 / 2)

Aqua Moses è stato ospite di “Cinque Minuti”,  talk show di Rai 1, condotto da Bruno Vespa, raccontando come sua moglie, Rosa Vespa, sia stata capace di ingannarlo e di ingannare tutta la sua famiglia.  Il senegalese, scarcerato, ha dichiarato:  «Mia moglie ha fatto tutto da sola, anche sua madre, sua sorella e tutta la famiglia sono rimasti senza parole».  La Vespa ha finto la gravidanza, ha finto il parto che, a suo dire, era avvenuto presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza, nella quale, in realtà, ha sequestrato la piccola Sofia.

Moses ha aggiunto: «Sapevo della festa preparata in casa perché anche io l’ho preparata»,  ed ancora:  «dopo quello che è successo non riesco a pensare a cosa sarà dopo».  Ricordiamo che i poliziotti in borghese hanno fatto irruzione nella casa di Rosa e Acqua a Castrolibero, in cui tutto era stato allestito  in azzurro.

Dai confetti, ai nastri, dalla torta ad ogni altro allestimento, era tutto di color celeste poiché  Rosa avrebbe voluto un maschietto, che aveva persino chiamato Ansel,  vestendo di azzurro la piccola Sofia per far credere a tutti che si trattasse di un  bimbo. Aqua, ai microfoni di Bruno Vespa ha dichiarato: «Ho creduto a mia moglie perché siamo da tanto tempo insieme, quasi 13 anni».

Il senegalese ha precisato che lei gli ha comunicato di essere incinta, prima che lui partisse per il funerale della madre, a maggio scorso, e lui le ha creduto. Ad agosto, rientrato, ha notato che la pancia della moglie era cresciuta, precisando che nessuno si è accorto di nulla, né la suocera, né la sorella della Vespa.

La trasformazione estetica di Rosa, poi,  era impressionante. Moses, difatti, ha detto: .«La sua pancia era cresciuta e lei aveva detto che il dottore le aveva comunicato che sarebbe stato un maschietto», per poi chiosare: «il 21 gennaio è stato il giorno in cui doveva essere dimessa. Ho preso anche mezza giornata al lavoro e ci siamo arrabbiati perché lei diceva che il dottore non aveva firmato la lettera di dimissioni».