La città non esiste più, devastata dalla furia del tornato (2 / 2)

Il 30 giugno 2024 è stato lanciato l’allarme per una tempesta con venti estremamente pericolosi che superavano i 200 km/h. Le autorità locali hanno immediatamente chiuso le scuole e imposto il coprifuoco, mentre i cittadini hanno iniziato a fare scorte nei supermercati e a proteggere le loro case inchiodando tavole alle finestre. La situazione si è aggravata rapidamente.

L’uragano Beryl si è rafforzato fino a diventare una tempesta di categoria 5, con venti che raggiungono i 260 km/h e che stanno colpendo le isole caraibiche. Il Centro nazionale uragani (NHC) ha definito Beryl un uragano potenzialmente catastrofico, con allerta uragano in vigore per Barbados, Santa Lucia, Saint Vincent, Grenadine e Grenada.

Un fenomeno di questa intensità è estremamente raro all’inizio della stagione degli uragani. Secondo il noto esperto Michael Lowry, solo cinque uragani di forza 3 o superiore sono stati registrati nell’Atlantico prima della prima settimana di luglio, e Beryl potrebbe diventare il sesto e il più precoce mai registrato a est.

La situazione è critica con tre decessi segnalati a Grenada e uno a Saint Vincent e Grenadine. Le autorità hanno chiuso scuole, aeroporti e attività commerciali nelle isole colpite, mentre i cittadini cercano di difendersi come possono.

Si prevedono venti oltre i 100 km/h e piogge torrenziali su Dominica, Martinica e Tobago, prima che la tempesta raggiunga il Messico, dove si prevede che la sua intensità diminuisca. Le previsioni future indicano ulteriori zone a rischio dopo il passaggio ai Caraibi.