Kate Middleton, dopo il ritorno in pubblico, l’oncologo rompe il silenzio (2 / 2)

Se da un lato, la stampa ha messo in risalto l’eleganza di Kate, riapparsa in pubblico, dall’altro c’è chi non la pensa allo stesso modo. Si tratta dell’oncologo  del Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, il dottor Clive Peedell,  che si è duramente schierato contro un  articolo su The UK Telegraph    che  ha parlato dell’apparizione della Middleton come “la spinta di cui avevamo bisogno“.

Sull’articolo del Telegraph, come riportato da tv zap, si legge: “La malattia ha sicuramente avuto il suo prezzo. Kate è apparsa più magra e con un trucco più pesante del solito, la principessa 42enne è apparsa però più luminosa di quanto probabilmente si sentisse. Quanto è stato un atto coraggioso: affrontare lo sguardo del mondo quando è il tuo corpo a tradirti. Dio sa quanto le sia costato mettere in scena quello spettacolo impeccabile ed elegante. Fare in modo che l’ultima cosa che aveva voglia di fare fosse la prima cosa da fare, ma spero che sia stata una bella giornata per lei perché sicuramente lo è stata per noi. Quando Kate è tornata sul palco reale, le nuvole si sono aperte e il cielo si è rasserenato. Spero che sia tornata a casa adesso con una bella tazza di tè”.

E poi: “Quando i comuni mortali sarebbero rimasti a casa, Kate ha dimostrato che lo spettacolo continua”. Proprio questi termini, che  fanno riferimento ai pazienti oncologici, ossia coloro che sono alle prese con una neoplasia, ha  mandato in bestia utenti e oncologi.

Tra i tanti che, apertamente, hanno manifestato il loro disaccordo, troviamo l’oncologo Peedel,  che con un tweet, ha dichiarato:  “Come specialista , trovo questo livello di giornalismo assolutamente spaventoso. È difficile sapere da dove cominciare, quando la mancanza di comprensione di come la neoplasia  possa colpire le persone è così scarsa. Sarei felice di parlarne con Allison Pearson (l’autrice dell’articolo del Telegraph) per spiegare perché ho trovato quel pezzo così grave”.

L‘autrice dell’articolo riportato sul Telegraph non si è fatta attendere e ha contro-risposto all’oncologo, sempre via Twitter, oggi X scrivendo:  “Ho passato gli ultimi quattro anni a fare una campagna di informazione e sensibilizzazione contro la neoplasia, specie dopo che la pandemia ha – di fatto – allungato le liste di attesa per pazienti oncologici, per le conseguenze della gestione della pandemia”. La replica del dottore: “La mia critica riguarda il tono del tuo articolo. Dovresti rifletterci sopra. Per quanto riguarda la pandemia, non è possibile gestire servizi oncologici se gli ospedali sono sopraffatti da pazienti gravemente malati. Era l’unico modo per rallentare i tassi di infezione prima che i vaccini diventassero disponibili”.