Kata, poco fa la scoperta dello 007 ingaggiato dalla famiglia (2 / 2)

A mettersi sulle tracce della povera Kataleya, oltre alle forze dell’ordine e gli inquirenti, è spuntato in queste ore una nuova figura: il detective Walter Piazza. Con ben 50 anni di esperienza nel campo dell’investigazione privata ed un curriculum di tutto rispetto, il detective non ha avuto nessuna remora ad accettare il caso.

Il detective si è già introdotto presso l’ex hotel Astor per svolgere le prime indagini del caso e, in merito agli occupanti, si è già espresso senza mezzi termini: “È necessario che collaborino un po’ di più tutti all’interno dell’ex hotel AstorVogliono fare tutti i mafiosi, ma dei mafiosi non hanno niente”.

La procura indaga anche sulle presunte faide interne allo stabile occupato, sulla guerra tra clan per il controllo del racket delle camere all’interno dell’ex albergo occupato. A tal proposito, il detective Piazza dichiara: “Speriamo sia una cosa di minor rilevanza e non sia una pista così pesante, anche perché un’organizzazione legata al racket penso sia più intelligente”.

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Secondo lui, invece, il rapimento potrebbe essere legato, si speda, ad una questione di poco conto che “è sfuggita poi di mano“. E aggiunge poi: “Dietro a questo caso ci può essere una convenienza. Di che cosa, di che tipo non lo so. E la verità potrebbe essere nella compagnia dei bambini della bimba. Sono molto attenti e magari, attraverso i disegni, sarebbe da valutare anche questo tipo di accertamento. Un bimbo ti può fare un disegno di una scena che può dare delle indicazioni”.

Ma veniamo ora alla clamorosa rivelazione del detective. Nelle scorse ore la donna avrebbe ricevuto un’altra inquietante telefonata anonima: “La mamma di Kata ha ricevuto una telefonata anonima durante la quale ha sentito una bambina che probabilmente stava piangendo. Difficile capire se fosse veramente sua figlia, sicuramente adesso indagheranno gli inquirenti, a cui io non mi voglio sovrapporre ma semmai aiutare”. E’ la seconda ricevuta dopo appena pochi giorni dalla scomparsa della bambina; nella prima un uomo dall’accento sudamericano le avrebbe detto di avere lui la bimba. Le forze dell’ordine indagano su entrambe e non escludono, purtroppo, che possa trattarsi di mitomani o scherzi di cattivo gusto.