Il calcio italiano, non solo la società bianco nera, sono in tutto per la scomparsa di un grande uomo, che ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di giocatori, tecnici e tifosi juventini.
Ha seguito la squadra dall’epoca dello stadio Comunale fino alle moderne notti europee dell’Allianz Stadium, ragion per cui senza di lui non sarebbe stata capace di grandi gesta.
E’ stato lui a mantenere viva la tradizione della Juventus attraverso immagini divenute patrimonio collettivo, in oltre cinquanta anni di attività, con una cronaca vera e propria della storia bianconera, offrendo un punto di vista privilegiato e autentico sulle evoluzioni del club e del calcio italiano.
Parliamo di lui, Salvatore Giglio deceduto a soli 78 anni dopo una lunga patologia contro la quale ha combattuto sino alla fine dei suoi giorni terreni. La sua scomparsa è un colpo al cuore per tutti, colleghi e tifosi juventini, di cui è stato testimone e narratore per immagini per ben 25 anni come fotografo ufficiale della mitica Vecchia Signora, narratore impeccabile di mille gesta sul campo.
In modo brillante, impeccabile, come solo un grande professionista sa fare, ha affrontato tutti i cambiamenti epocali del calcio, dall’era dei grandi campioni degli anni ’70 e ’80 fino alla modernità del terzo millennio. In ogni suo scatto c’è la testimonianza di un gesto eroico che la Vecchia Signora ha messo in atto. Ogni fotografia è emozione pura per tutti coloro che hanno seguito, da sempre, quello che la Juventus ha rappresentato e rappresenta. Non ci sono parole, solo tantissima amarezza per questa brutta notizia che ha scosso il mondo sportivo, in particolare quello calcistico. Se ne va un grande protagonista della società bianco nera .Le nostre più sentite condoglianze ai familiari.