Jannik Sinner, il verdetto è clamoroso: “Sei mesi di squalifica” (2 / 2)

Cresce l’ansia nel mondo del tennis per il verdetto sul caso doping di Jannik Sinner. Il ricorso della WADA per la vicenda Clostebol ha riaperto una questione che sembrava risolta, con molti che temono una lunga squalifica per il numero uno al mondo. Nonostante la fiducia di alcuni nella sua innocenza, diversi esperti ritengono che una punizione esemplare sia inevitabile, seppur ridotta rispetto a quanto inizialmente temuto.

La possibilità di uno stop di sei mesi, piuttosto che uno o due anni, è stata avanzata come una soluzione “politica” per accontentare tutte le parti coinvolte, senza compromettere del tutto la carriera di Sinner, che si prevede brillante negli anni a venire.

Il tribunale dello sport di Losanna sarà il giudice finale e la decisione potrebbe avere un impatto significativo sull’ATP. La WADA ha chiesto una squalifica più lunga, ma secondo alcuni, tra cui l’ex tennista Andy Roddick, una sospensione di sei mesi sarebbe più probabile. Roddick ha espresso scetticismo sulla colpevolezza di Sinner, sottolineando che l’uso di Clostebol non gli avrebbe dato vantaggi significativi, quindi sarebbe irragionevole pensare che Sinner lo abbia assunto intenzionalmente.

Penso che se Sinner fosse stato colpevole di assumere una sostanza proibita che non gli dava alcun beneficio prestazionale, mettendo a rischio la sua carriera, sarebbe il ‘dopato’ più stupido nella storia dello sport“, ha detto l’ex tennista senza mezzi termini.

Nonostante ciò, Roddick ha ammesso che una sanzione sarà probabilmente inflitta, vista la gravità dell’accusa. La sua opinione riflette un compromesso: una squalifica di sei mesi sarebbe in linea con casi simili, senza però rovinare definitivamente la carriera del giovane talento italiano. L’esito del caso potrebbe scuotere il mondo del tennis, con i tifosi di Sinner che restano in ansia per il futuro del loro campione.