Ivano Marescotti, la notizia sconvolge tutti: la tremenda verità (2 / 2)

Marescotti si è spento all’ospedale civile di Ravenna, dove era ricoverato a seguito dell’aggravamento delle sue condizioni. Solo dopo il trapasso, si è saputo che ha combattuto, sino all’ultimo, con un tumore. Una lunga malattia che ha affrontato con tenacia, determinazione, grinta, con la speranza di riuscire ad abbattere il nemico insidioso che si è impossessato del suo corpo, sino a quando l’ha avuta vinta. Marescotti a lavorato con nomi eccezionali, come Roberto Benigni, Checco Zalone, Marco Risi, Daniele LuchettiRidley Scott, Anthony Minghella e Gabriele Muccino.

La recitazione è arrivata in età inoltrata, dopo aver frequentato la facoltà di architettura e poi venne assunto come impiegato nell’ufficio di Urbanistica del Comune di Ravenna dove lavorò fino ai 35 anni, Nel 1981 un suo amico gli propose di sostituirlo in uno spettacolo e fu lui stesso a parlarne, a cuore aperto, in un’intervista al Corriere.

Queste le parole-confessione di Marescotti: .“Mi chiedo ancora perché avesse pensato proprio a me, dato che non avevo alcuna esperienza scenica. Senza arte, né parte, senza conoscere il mestiere dell’attore, ho deciso di licenziarmi e di accettare questa avventura che, all’inizio, si prospettava come una occasione unica in tutti i sensi”. Quel suo amico ci aveva visto bene, dato che il talento di Ivano è fuori discussione.

Solo un anno fa, il ritiro dalle scene. Voleva dedicarsi al Teatro Accademia Marescotti (Tam) che lui stesso aveva fondato sette anni da. Una scelta fatta per un motivo ben preciso che, via social aveva spiegato: “Seguo l’esempio di Jack Nicholson che a 73 anni s’è ritirato dalle scene per godersi la vecchiaia…”. La voglia di dedicarsi agli affetti, all’amore, dopo tanta sofferenza legata alla perdita del figlio Mattia, stroncata da quel male che è stata una congiura,  portandosi via prima il figlio adorato Mattia e poi lui.

Un uomo sensibile, Marescotti, un uomo la cui scomparsa si fa sentire, perché in pochi sono dotati del suo talento, della sua umiltà, del sapersi adattare agli svariati ruoli e alle svariate prove che la vita ci mette dinnanzi agli occhi, come ha fatto lui. E’ andato avanti, nonostante il dolore della perdita del figlio. Un dolore immane che non è mai riuscito a superare. Un grande, in tutti i sensi.