Una colonna di fumo, tutto ad un tratto, ha tinto di nero il cielo, all’alba di oggi, giovedì 29 maggio .L’incendio è divampato all’ex Mira Lanza, nell’area industriale di Marconi, nell’ ex saponificio situato sul lungotevere Vittorio Gassman , dopo che un mucchio di rifiuti, in un’area usata come riparo dai senzatetto, ha preso fuoco. I soccorritori del 118, i vigili del fuoco e i poliziotti sono accorsi tempestivamente.
Nel luogo sono in corso attività di bonifica e sono state rinvenute 20 bombole di gas. Il rogo, di grossa portata, ha innescato il panico tra i residenti che hanno lanciato l’allarme, preoccupati dalle conseguenze dello stesso in termini di salute e di vita. Non è la prima volta che lL’ex Mira Lanza è stato protagonista di incendi di vasta portata.
Il timore è che i rifiuti, bruciati, sprigionino sostanze tossiche nell’area e il comune, da tempo, ha avviato programmi di rigenerazione urbana. In tema di riqualificazione Roma Tre, è stato firmato un protocollo con il Campidoglio finalizzato alla trasformazione del complesso in uno studentato ma nonostante questo i rifiuti sono rimasti, in termini quantitativi, invariati.
Dure le parole del consigliere municipale di Fdi Marco Palma: “Dal 20 maggio è vigente l’ordinanza del sindaco rispetto al rischio incendi. A Marconi come a Ostiense i cittadini sono costretti a respirare diossine. Per inerzia, per immobilismo. La solita strategia del rimpallo delle responsabilità. I residenti da anni sopportano questa situazione. Hanno esposto i loro problemi nell’aprile 2024 per questo contratto fra Roma Capitale e Roma Tre”-
Il consigliere ha aggiunto: “Hanno fatto i carotaggi ma ancora non hanno rimosso i rifiuti all’interno delle strutture e gli occupanti sono ancora lì. Una cosa indecente che pone però tutti gli attori da me coinvolti tra agosto e settembre 2024 alle loro responsabilità. Una bomba ecologica a Magliana. Il sindaco dovrà rispondere dell’ennesimo incendio e attentato alla salute dei cittadini”.