I sismografi del nostro Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno rilevato tre scosse di terremoto nella zona di Roccamonfina, a distanza di poco tempo l’una dall’altra, rispettivamente alle ore 2:51, 6:04 e 8:17 , nitidamente avvertire dalla popolazione, riversatasi in strada, dopo aver abbandonato di fretta e furia le abitazioni, con la speranza di mettersi in salvo.
Si è trattato di scosse di magnitudo inferiore a 1.7, dunque non consistenti ma perfettamente avvertite dai locali ,trattandosi di movimenti della terra superficiali e purtroppo non sono state le uniche delle ultime ore, andandosi a sommare al terremoto, verificatosi sabato 11 gennaio alle ore 19:43.
E’ chiaro, dunque, che è in corso uno sciame sismico nel Casertano, e che l’attenzione è massima, con la speranza che la terra, nelle prossime ore, conceda una tregua. Per fortuna, non sono stati registrati danni a cose e persone ed è questo quel che, in primis, conta.
Il primo cittadino Carlo Montefusco ha provveduto a richiedere al direttore dell’Ingv, l’installazione di ulteriori stazioni sismiche di ultima generazione a Roccamonfina, per registrare, dettagliatamente ed in tempo reale, misurazioni e localizzazioni
Nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori eventi sismici, con questi dispositivi di ultima tecnologia sarebbe possibile avere rapide informazioni e risposte, in termini di sicurezza della popolazione, protezione delle infrastrutture, attivazione immediata dei piani di emergenza. Il Casertano, in questi ultimi giorni, è una delle zone più attive, sul fronte sismico. L’invito ai residenti è quello di rimanere aggiornati e di non allarmarsi, poiché la situazione, salvo ulteriori sviluppi, è sotto controllo. E’ pur vero, immedesimandosi nei locali, che proprio l’imprevedibilità delle conseguenze di un terremoto, genera una comprensibile reazione di timore. Del resto, la storia ci ha messo dinnanzi agli occhi eventi che hanno segnato nel profondo gli italiani.