L’ora legale resterà in vigore fino a domenica 29 ottobre 2023, quando ritornerà quella solare. La famosissima Terna, la società italiana delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, in innumerevoli suoi studi, ha evidenziato che, partendo dal 2004 a oggi, grazie all’ora legale, l’Italia ha risparmiato in tutto, seppur approssimativamente, 10,9 miliardi di chilowattora, facendo risparmiare agli italiani circa due miliardi di euro.
L’ora legale permette di sfruttare la luce del sole, nel periodo da marzo a ottobre, per ridurre i consumi di energia elettrica e questo è decisamente una grande cosa, specie alla luce della crisi economica che, da ormai diversi anni, ci sta mettendo in ginocchio, prima per via delle diverse ondate pandemiche, poi per il conflitto tutt’oggi in corso tra Russia e Ucraina.
L’autunno è alle porte e, oltre al profumo di caldarroste, di camino, all’atmosfera fiabesca, torna anche l’ora solare. Quando? L’appuntamento è per la notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando noi italiani dobbiamo spostare indietro di un’ora le lancette degli orologi, dalle 3 alle 2.
Le giornate diventeranno più brevi, per la gioia di qualcuno e per la tristezza di altri ma questo è un cambio che va fatto, fino a quando, una volta per tutte, si porre fine al dibattito dell’abolizione dell’ora solare, sostenuta fervidamente da molti paesi. Il termine ora solare si riferisce all’orario statale usato durante il periodo invernale, ovvero quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento.
L’orario solare è chiamato, comunemente, “ora civile convenzionale”. Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, dunque, dormiremo un’ora in più, anche se gli effetti del cambio orario si faranno sentire, eccome, a detta degli esperti. In molti avvertiranno spossatezza, affaticamento, irritabilità e malumore ma questi “sintomi” svaniscono gradatamente.