Italia sotto choc, l’addio improvviso e prematuro alla Cannavò (2 / 2)

Un’Italia intera che, dinnanzi alla morte, abbatte le distanze, stringendosi, seppur in forma virtuale, al dolore dei familiari di Tiziana Cannavò che si è spenta il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, a soli 51 anni.  La donna, grandissima professionista, era la dirigente dell’Istituto Manfredi Tanari dal 2019 e il tumore, contro il quale lottava da diverso tempo, non le ha lasciato scampo.

Tiziana, originaria del Palermitano, ha iniziato la sua carriera professionale presso il Collegio di Maria a Monreale, nel 2005 ha insegnato italiano e latino presso il liceo scientifico “Santi Savarino” di Partinico e nel 2006 si è trasferita al liceo classico Giovanni Meli di Palermo, in cui ha insegnato italiano e latino per 13 anni, sino a che la sua carriera ha subito un’ennesima impennata. Difatti è diventata prima dirigente dell’Istituto Manfredi-Tanari a Bologna, in seguito dell’Istituto Comprensivo di Montelepre e alla fine dell’Istituto Comprensivo Statale Alcide De Gasperi di Palermo.

Nel 1998 è stata anche collaboratrice del Giornale di Sicilia. Una morte che ha sconvolto l’intera comunità che non si capacita di quanto accaduto. Tiziana lascia il marito e due figlie. E’ stato proprio il marito Francesco a dedicare alla moglie scomparsa un messaggio che farebbe venir fuori le lacrime a chiunque, anche ai più insensibili: “Amore mio, oggi si è chiuso l’ultimo capitolo della nostra bellissima storia. Sei stata per me, per noi e per tutti quelli che ti hanno conosciuto, un grandissimo esempio di amore e gratitudine verso la vita, nonostante le tante avversità e gli ostacoli che hai dovuto affrontare in questi anni, vissuti sempre con grande dignità e il sorriso sulle labbra”.

Il post prosegue così: ” Sei stata la mia compagna di vita e di avventure. Per me e per le tue figlie sei stata una moglie, una madre, un’amica insostituibile, che oggi ha lasciato un vuoto incolmabile e indescrivibile. Sei sempre stata tu la nostra forza, pronta a regalarci sorrisi e coraggio, nascondendo sempre le tue preoccupazioni e il tuo dolore, mettendo sempre al primo posto gli affetti più cari”, terminando con una promessa: quella di continuare con impegno, amore e volontà quello che ha iniziato e costruito con lei, la stella che illuminerà il suo percorso in tutti i momenti della vita.

Infine, un passaggio tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare “Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”. Qui le parole si fermano e subentra il silenzio, nel rispetto di un dolore immane che, proprio in queste ore, attanaglia i familiari.