Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 ha scosso il Mare di Sardegna nella prima mattinata di venerdì 2 maggio 2025, riaccendendo i riflettori sull’attività sismica del Mediterraneo occidentale. L’evento, registrato alle 5:18 dall’INGV, ha avuto il suo epicentro a circa 88 km a ovest di Sassari, con ipocentro a 13 km di profondità nelle acque del golfo dell’Asinara.
Sebbene di lieve entità, il sisma è stato percepito distintamente dagli abitanti della costa nord-occidentale, in particolare nei centri di Porto Torres, Stintino e Alghero, dove molti residenti sono stati svegliati dalle vibrazioni. I sismologi dell’INGV hanno sottolineato come anche eventi di questa portata rappresentino dati preziosi per comprendere la dinamica tettonica del bacino mediterraneo.
Le rilevazioni contribuiscono ad affinare le mappe di rischio sismico e a migliorare i modelli previsionali, fondamentali per la sicurezza del territorio. Nonostante lo spavento tra la popolazione, le autorità hanno escluso danni a persone o edifici e non sono state registrate scosse di assestamento rilevanti nelle ore successive.
La Protezione Civile, in costante contatto con i comuni costieri, ha garantito che la situazione è sotto controllo e non sussistono criticità. L’episodio offre lo spunto per riflettere sulla preparazione della popolazione ai rischi naturali. Gli esperti ricordano che, sebbene improbabile, non è da escludere la possibilità di eventi più intensi in queste aree.
Per questo ribadiscono l’importanza di rispettare le norme antisismiche nelle costruzioni e di conoscere i comportamenti da adottare in caso di terremoto, anche in zone tradizionalmente considerate poco esposte. Il sistema di monitoraggio nazionale continua a tenere sotto osservazione il quadrante occidentale sardo, dove la rete sismica ha registrato negli ultimi anni una moderata ma costante attività.