Italia, scoperti mentre riesumano un cadavere, dalle indagini delle autorità ecco cosa è emerso (2 / 2)

Quella che sto per raccontarvi è una vicenda che arriva da Roccarainola, una cittadina in provincia di Napoli. Qui i carabinieri hanno fatto una scoperta davvero assurda. Gli agenti hanno sorpreso tre lavoratori socialmente utili in forza al Comune, nel cimitero cittadino. Ma cosa ci facevano? Erano intenti e riesumare un cadavere nel giorno di chiusura del cimitero. Senza nessuna autorizzazione, armati di pala, stavano dissotterrando una salma.

Sin da subito sono scattate le indagini e si è scoperto che tutti e tre i lavoratori socialmente utili colti in fragranza di reato, erano percettori del reddito di cittadinanza, la misura a sostegno della povertà, che è così tanto dibattuta, specie in ambito politico, sin dalla sua introduzione il cui destino è appeso ad un filo, da decidersi con l’entrata in vigore del nuovo esecutivo.

I 3 Lsu sono stati segnalati all’Inps mentre, nel frattempo, gli investigatori hanno cercato di trovare una spiegazione al gesto macabro della riesumazione senza autorizzazione. Allo stato attuale, l’ipotesi più accreditata è che abbiamo compiuto il gesto di rimozione della salma per poterne sistemare un’altra dietro compenso.

La pratica della riesumazione è molto diffusa in Italia, specie nel Meridione. In genere viene effettuata dopo 5 anni dal decesso, quando il cadavere si è decomposto e restano solo le ossa. Queste ultime vengono esposte al sole per farle ben asciugare, poi avvolte in un lenzuolo e collocate in una nicchia.

Generalmente si tratta di nicchie sopraelevate,, disposte lungo la parete e, molto spesso, i resti del defunto vengono collocati accanto a quelli di altri membri deceduti della stessa famiglia. Questo, sia in un’ottica spirituale che logistica, in modo da guadagnare spazio per accogliere altri defunti. Ovviamente il caso di Roccarainola non rientra in queste due motivazioni e si dovrà accertare se i tre abbiamo reiterato il reato. Ad oggi, sono stati denunciati per violazione di sepolcro. Non c’è mai limite al peggio!