Italia, scatta la zona rossa: i comuni interessati (2 / 2)

Cominciamo subito con il dire che la zona rossa in questione non riguarda eventi pandemici. O meglio non riguarda una patologia del tipo Covid. In Campania infatti le autorità hanno deciso di creare una zona rossa per limitare l’infezione di Peste Suina Africana tra il bestiame, problema che sta attanagliando gli agricoltori anche al settentrione.

Si tratta di una patologia che si diffonde tra suini ed ungulati in generale. Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale i comuni interessati dalla zona rossa adesso passano a 8, riducendosi dai 17 iniziali. I comuni interessati sono quindi Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula e Caselle in Pittari.

Per gli agricoltori sono pronti ovviamente dei ristori. È stato quindi approvato, fanno sapere dalla Regione Campania, l’Avviso Pubblico per l’accesso agli aiuti straordinari a sostegno degli allevatori di suini commerciali e familiari per autoconsumo, operanti nei Comuni ricompresi nella zona infetta da PSA, istituita con Ordinanza del Presidente della Regione Campania, i cui contenuti sono stati frutto di un intenso e proficuo lavoro svolto dagli Uffici della Direzione Agricoltura di concerto con quelli della Sanità veterinaria.

“Stiamo mettendo in campo con rigore tutte le misure necessarie e siamo vicini agli allevatori e ai territori assicurando certezza e rapidità dei risarcimenti, non solo per le aziende suinicole commerciali, ma anche per quelle ad uso familiare” – così fa sapere la Regione.

Secondo quanto spiega il Quotidianosanità la PSA è una infezione innocua per l’uomo, ma causa purtroppo molte perdite tra gli animali, in quanto molti di essi una volta infettati dal virus perdono la vita.

Nella zona rossa resta fermo il divieto di caccia, con possibilità di intervento, per effettuare l’attività di depopolamento del cinghiale, solo tramite il telecontrollo.