Italia, scatta il divieto di balneazione: il motivo è molto serio (2 / 2)

I tratti costieri interessati dal divieto di balneazione sono 28 aree della riviera emiliano-romagnola che, come elencato dal sito Today, sono: un tratto nel comune di Goro, il tratto di Pinarella di Cervia e 26 tratti in provincia di Rimini (nei comuni di Bellaria-Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica). L’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia (Arpae) ha effettuato le analisi delle acque di questi tratti di costa ed ha notato che i valori di Escherichia Colihanno evidenziato il superamento dei limiti normativi in 28 di questi punti”.

Ma quali sono le cause che hanno comportato l’emanazione del divieto di balneazione? Di sicuro l’aumento delle temperature, legato ai cambiamenti climatici e all’effetto serra, che hanno colpito tutto il mondo, quindi non solo il nostro Paese.  L’Arpae he dichiarato che le cause “sono rappresentate da un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche, idrologiche e marine, che, sommandosi, possono aver avuto un effetto particolarmente impattante sulla composizione delle acque marine”.

Il divieto di balneazione è legato, dice l’Arpae, a un insieme di condizioni meteorologiche, idrologiche e marine eccezionali, primi fra tutti l’innalzamento delle temperature delle acque e la siccità dei corsi d’acqua dolce. Ma cos’è l’Escherichia Coli? Per chi non lo conoscesse, si tratta di un un enterobatterio presente nell’organismo umano che non sempre è patogeno.

In alcuni casi è necessario al processo digestivo,  essendo parte della flora intestinale. Se nel nostro corpo sono presenti, però, elevate quantità di Escherichia Coli, possono manifestarsi infezioni intestinali, caratterizzate da vomito, diarrea, dolori e crampi addominali. Nei casi più gravi, possono manifestarsi diarrea emorragica, anemia, piastrinopenia ed insufficienza renale acuta. Tutto questo non è affatto da sottovalutare, dato che potrebbe sopraggiungere il decesso.

L’agenzia ambientale ha comunicato che, essendo la situazione piuttosto atipica, attualmente sono in corso verifiche per comprenderne le cause. Se le acque sono inquinate, questo potrebbe essere dovuto ai cambiamenti climatici, a un insieme di eccezionali condizioni meteorologiche, idrologiche e marine, come la temperatura dell’acqua che da molte settimane si attesta sui 30 gradi centigradi, quindi è decisamente elevata, la prolungata assenza di ventilazione, lo scarso ricambio delle acqua, la forte siccità. Insomma, la situazione che si sta verificato in Emilia Romagna è legata ad un mix di fattori in corso di valutazione.