Italia, prima un boato e poi la scossa di terremoto: panico e gente in strada (2 / 2)

Sognare il terremoto

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 3.1 a Viterbo e nell’alto Lazio intorno alle 20.30 di mercoledì 17 gennaio. L’epicentro è stato localizzato dalla sala sismica Ingv a circa 2 chilometri a ovest del Comune di Onano, ad una profondità di 9 chilometri. Più nel dettaglio, l’evento sismico è stato rilevato con coordinate geografiche di latitudine 42.6920 e longitudine 11.7920.

Seppur di lieve intensità, la scossa è stata percepita distintamente dalla popolazione, che ha fatto subito rimbalzare la notizia sui social. Come riporta Fanpage.it, il sisma è stato avvertito anche in provincia di Grosseto, dove è stato accompagnato da un forte boato.

I piccoli comuni dove il terremoto ha suscitato maggiore spavento sono San Lorenzo, Acquapendente, Gradoli, San Valentino e ovviamente Onano. Pare, invece, che gli abitanti della Capitale non si siano accorti di nulla. Il centro Italia è senza ombra di dubbio una delle zone più a rischio, basti ricordare il terremoto di Amatrice nell’agosto del 2016, quando un sisma i magnitudo 5,3 distrusse i comuni di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto.

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Secondo i parametri forniti dalla scala Richter, un terremoto di magnitudo 3.1 è classificato come ‘molto leggero‘. Pur venendo percepito distintamente dalla popolazione, non è solito causare danni di alcun tipo.

La zona del viterbese non è nuova a terremoti di simili entità. All’inizio di dicembre venne percepita una scossa di magnitudo 3.6 dalle popolazioni intorno al lago di Bolsena. Anche in quel caso non si registrarono danni di alcun tipo, ma solo un po’ di spavento tra i civili.