Italia, prima un forte boato e poi il crollo: si teme il peggio (2 / 2)

Il crollo di una palazzina di tre piani,  verificatosi ieri sera, nel  rione  catanese di  San Giovanni Galermo, ha provocato almeno 14 feriti. Questo è un bilancio provvisorio,  ma è facilmente intuibile la gravità della situazione, provocata dalla deflagrazione.

Il boato che l’ha preceduta, come riportato da fanpage.it, si è verificato nel momento in cui due  squadre dell’azienda del gas stavano riparando una fuga nella rete urbana e la strada era già stata chiusa al traffico per consentire di effettuare le operazioni in totale sicurezza,  senza pericoli per i residenti.

I pompieri sono sopraggiunti tempestivamente sul posto con tre squadre, comprese unità specializzate Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico),  per domare le fiamme e soccorrere i coinvolti, in uno scenario davvero apocalittico. La Prefettura di Catania ha attivato l’unità di crisi, coordinandola col Comune ma anche con la Protezione Civile e con le associazioni di volontariato.

Si è provveduto all‘evacuazione di 150 persone che verranno accolte in altre strutture come il Palasport. Per sei persone la situazione clinica è severa e sono ricoverate al Policlinico universitario di Catania. Tra queste, una donna ha riportato un trauma cranico ed è stata trasferita nel reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale San Marc,  tre tecnici dell’azienda del gas.

Per 4 coinvolti si è optato per il trasporto all’ ospedale Cannizzaro. Si tratta di un 66enne con ustioni diffuse, comprese quelle al volto e alla testa, in codice rosso; una 51enne, colpita dall’onda d’urto della deflagrazione; e altre due persone che hanno riportato ustioni lievi e problemi respiratori dovuti all’inalazione di fumo. I condomini della palazzina crollata hanno dichiarato di aver sentito una forte puzza di gas e purtroppo, poco dopo, le fiamme hanno invaso tutto.