Italia, prima il forte terremoto e poi un boato: panico in spiaggia (2 / 2)

Da quanto appreso in queste ore dai giornali nazionali una fortissima scossa di terremoto ha colpito la città di Napoli. L’epicentro è stato localizzato sempre nella zona dei Campi Flegrei dove ormai da un anno a questa parte è in corso un copioso sciame sismico.

Le scosse registrate nella giornata del 26 luglio sono state diverse, la più forte di magnitudo 4.0 sulla scala Richter. La scossa è stata avvertita in diversi quartieri del capoluogo partenopeo e anche a Procida dove il sindaco ha disposto la verifica della stabilità degli edifici, almeno quelli più datati.

Ci sono stati purtroppo dei piccoli danni come riferisce ad esempio il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, il quale ha segnalato un cedimento di terreno da un costone in località Case Vecchie come riporta Lapress. Proprio a seguito del cedimento del costome per motivi precauzionali è stata evacuata una spiaggetta al di sotto del costone.

La frana è stata vista anche dai bagnanti che affollavano la zona. “Il nostro principale problema è rappresentato dai costoni, anche perché, come in questo caso, l’epicentro delle scosse molto spesso è in mare” – queste le parole di Della Ragione.

Che poi continua. “Abbiamo chiesto un finanziamento di 6 milioni di euro per mettere in sicurezza il costone, attendiamo” – così ha riferito ancora il primo cittadino di Bacoli che si augura di intervenire in tempo per evitare altri problemi del genere durante le scosse di terremoto.

Scosse alcune delle quali sono molto forti, come quella accaduta in queste ore. Di quanto accaduto ai Campi Flegrei ne sta parlando orami da mesi tutta Italia e non solo: la popolazione teme che da un momento all’altro ci possa essere un qualche tipo di eruzione ma per il momento le autorità hanno affermato che questo rischio non esiste, e che i terremoti che si stanno verificando hanno a che fare con il bradisisimo che caratterizza da sempre la zona. Per motivi di sicurezza sia la Circumvesuviana che la Cumana sono state fermate.