Italia, paura tra i bagnanti: disposta la chiusura immediata della spiaggia (2 / 2)

“C’è uno strano oggetto tra gli scogli”, ha detto un bagnante nella prima telefonata. Ma di cosa si tratta? In molti hanno descritto l’oggetto avvistato come sferico, arrugginito, del diametro di circa 40-50 cm. Si è ipotizzato che si trattasse di una mina inesplosa risalente alla Seconda Guerra Mondiale o di un ordigno bellico, trasportato a riva dalle onde del mare.

Inutile dire che la paura ha preso il sopravvento tra i bagnanti, tanto che, in via precauzionale, il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, ha firmato un’ordinanza di chiusura della spiaggia in questione. Sul luogo sono giunti tempestivamente i militari della Guardia Costiera e il personale della Polizia Municipale che hanno  detto ai bagnanti di lasciare la spiaggia per poi procedere con il transennamento in totale sicurezza.

Sono stati chiamati anche gli artificieri che avrebbero dovuto rimuovere e spostare l’oggetto rinvenuto (qualora fosse stata accertata la sua natura di ordigno), per farlo brillare. Ma poco dopo, proprio questi ultimi, hanno fatto chiarezza sulla natura del ritrovamento.

Contrariamente a quanto ipotizzato, il mare ha semplicemente restituito un pezzo di imbarcazione che, per aspetto, assomigliava ad una mina. Il sindaco Giosuè Maniaci, dopo i colloqui con la Prefettura e la Protezione civile, ha, quindi, firmato un’altra ordinanza, in revoca alla precedente, per restituire la spiaggia a cittadini e ai turisti.

Già dalle prime battute, gli artificieri dell’ottavo reggimento Genio guastatori avevano escluso che potesse trattarsi di una bomba. Insomma, per fortuna si è trattato solo di attimi di forte preoccupazione, risolti in brevissimo tempo senza danni a persone o cose. A volte il mare genera anche paure infondate, proprio come in questo caso. Non vi pare?