Italia, nuovo grosso ciclone sta per abbattersi sul nostro paese (2 / 2)

Una nuova burrasca si sta preparando a colpire l’Italia, portando con sé condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Nei giorni scorsi, i venti settentrionali hanno già abbassato le temperature e causato piogge e nevicate anche a bassa quota. Questo scenario è destinato a peggiorare nel fine settimana, con il mantenimento di una circolazione ciclonica che durerà fino al 16 gennaio.

I venti di Tramontana, Grecale e Bora sono previsti intensificarsi, portando con sé un’intensa sensazione di freddo, accentuata dall’effetto wind chill, che farà percepire una temperatura ben più bassa di quella reale. Con il 17 gennaio si prevede l’arrivo di un potente ciclone proveniente dall’Algeria, che investirà l’Italia in modo diretto. Il ciclone, che si sta formando in queste ore, colpirà prima le Isole Maggiori, per poi proseguire verso il Centro-Sud.

Le previsioni parlano di piogge abbondanti e venti tempestosi, che supereranno gli 80-90 km/h, portando con sé rischi di alluvioni e mareggiate, in particolare lungo le coste più esposte. Il maltempo si manifesterà in modo improvviso e violento, con possibili danni alle infrastrutture e pericolo per la sicurezza pubblica.

Le regioni che subiranno maggiormente gli effetti del maltempo saranno la Sicilia orientale, la Calabria, la Sardegna e il medio e basso Tirreno. In queste zone, si prevede che le condizioni meteo possano risultare particolarmente critiche, con fenomeni intensi e persistenti. Le forti raffiche di vento potrebbero causare danni alle strutture più deboli, mentre le piogge abbondanti potrebbero provocare allagamenti, inondazioni locali e difficoltà nel traffico e nei trasporti.

Le autorità locali stanno già monitorando la situazione e invitano la popolazione a prestare la massima attenzione. È previsto l’allerta arancione o rossa in molte delle aree interessate, con l’esortazione di limitare gli spostamenti, evitare aree costiere e rifugiarsi in luoghi sicuri. Le mareggiate potrebbero raggiungere anche altezze preoccupanti, con onde che potrebbero travolgere i litorali e danneggiare porti e strutture balneari.