Italia, nuove forti scosse: ecco cosa sta accadendo (2 / 2)

Ancora una volta, la notte che ci siamo lasciati alle spalle è stata di preoccupazione per i residenti nei Campi Flegrei, dove i sismografi hanno rilevato scosse di terremoto con magnitudo compresa fra 2.3 e 3.5, fra le 3.28 e le 4.17 del mattino. Si è trattato dell’ennesimo sciame sismico che, ormai da mesi, sta interessando la zona, con la scossa più forte, il 20 maggio scorso, di magnitudo 4.4.

Doveroso, alla luce di quanto sta accadendo, effettuare dei controlli relativi all’agibilità o meno degli edifici, ad opera dei funzionari esperti nella valutazione di dissesti statici, che hanno evidenziato le maggiori criticità in degli stabili a Pozzuoli, emanando lo sgombero degli stessi.

Il ministro Nello Musumeci ha annunciato un decreto ad hoc per la zona flegrea così come la nomina di un commissario straordinario per i Campi flegrei  che dovrà coordinare gli interventi contenuti nel nuovo decreto. Il 21 giugno, dunque nel primo giorno d’estate, verrà fatta un’esercitazione dello scenario tre del decreto 140.

I dati relativi alle scosse nei Campi Flegrei sono pazzeschi: solo nel mese di maggio sono stati registrati 1.525 terremoti. In un’interessante intervista de Il Meteo.it, al geologo Lorenzo Cardinali, l’esperto ha spiegato cosa è successo e le prospettive future sia per la zona dei Campi Flegrei che per tutta la penisola. Il rischio è legato al fatto che il fenomeno naturale può causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi, produttivi e sulle infrastrutture, dal momento che i Campi Flegrei rappresentano la più grande caldera urbanizzata ed attiva dell’ Europa.

Al momento il monitoraggio è costante, anche nel caso ci fosse il rischio concreto di un’eruzione, dal momento che l’area è altamente popolata. La guardia non va mai abbassata,  specie perché il fenomeno del bradisismo si sta sempre più intensificando. Al momento non c’è il rischio imminente di un’eruzione ma il monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è costante.