Italia, maestro di religione sorpreso a violentare bambini (2 / 2)

Sono arrivati a 30 i casi di segnalazione, giunti sul tavolo dell’aggiunto Letizia Mannella e del pm Rosaria Stagnario, ai danni di un maestro di religione che è già stato arrestato a marzo. Le indagini della Procura proseguono per far luce su eventuali altri casi ma il docente è finito in manette il 29 marzo, quando è stato colto in flagrante, dalle telecamere posizionate dagli investigatori, mentre tentava di violentare 4 piccoli alunni. 

Tutto è partito dallo sfogo di una delle quattro vittime accertate, comprese tra i 4 e i 5 anni, fatto ad una maestra. Aveva parlato di alcuni gesti e “nuovi giochi”  che gli erano stati datti dall’insegnante di religione. La maestra ha deciso di irrompere improvvisamente nell’ora di lezione dell’indagato e effettivamente ha potuto lei stessa constatare, dai suoi comportamenti, cosa stava accadendo.

L’uomo si è allontanato di scatto da uno dei suoi piccoli alunni e due orette dopo, grazie alle telecamere installate nell’asilo, si è avuta la certezza che il maestro di religione stava palpeggiando l’alunno con i pantaloncini abbassati. L’arresto è stato immediato. Se a fine marzo si parlava di 4 violenze sessuali,  negli ultimi giorni le segnalazioni sono salite a trenta. 

La Procura sta ascoltando i genitori ed i piccoli, salvaguardandoli al massimo. Peraltro, il maestro di religione in questione ha lavorato in sei istituti scolastici. La Procura, interpellata da a Fanpage.it, aveva già informato che, nella precedente scuola in cui il docente aveva lavorato, aveva mostrato un “forte attaccamento” nei confronti dei piccoli alunni.

Uno scenario dell’orrore che dovrà essere sempre più verificato, ma che fa raggelare tutti i docenti che, invece, considerano i loro alunni come dei figli,  insegnando loro non solo le materie, ma consigli che li accompagneranno per tutta la loro vita. Va precisato, per dover di cronaca, che questo è un caso a sé e che, per fortuna, il mondo scolastico è pieno di maestri e professori esemplari.  Quanto accaduto non può e non deve passare in sordina, perché queste piccole vittime meritano giustizia, in quanto, oltre a quello che hanno subito, porteranno per sempre i segni delle violenze commesse su di loro.