Italia in lutto, il triste annuncio poco fa: “È morto” (2 / 2)

Gli amanti del tennis lo hanno sempre ritenuto, per l’appunto, il maestro dei maestri, sino al triste annuncio del suo decesso. Aveva 91 anni, Nick Bollettieri che era in gravi condizioni di salute da ormai diverso tempo, fino a quando il suo cuore, nella notte, ha ceduto. Classe 1931, nato a Pelham, a pochi chilometri da New York, era figlio di immigrati italiani. Fu un pioniere del tennis moderno, fatto di corsa e palla pesante.

Chi ha avuto modo di farsi allenare da lui, sa perfettamente quanto i suoi metodi fossero rigidi e martellanti, mettendo a dura prova gli allievi sotto l’aspetto fisico e disciplinare; metodi mutuati dall’addestramento dei marines americani. Bollettieri, nel 1978, ha fondato la sua accademia, la Nick Bollettieri Tennis Academy (NBTA) a Bradenton (Florida), che ad oggi, è attiva come IMG Academy. Parliamo di una struttura immensa, sviluppata su più di 600 ettari e che oggi conta più di 50 campi da tennis, in cemento e terra battuta. Tantissimi i giocatori che ha accolto, formato, all’interno dell’accademia.

In particolare, 12 di loro sono in vetta alle classifiche mondiali. Il primo tennista allenato da Bollettieri, che raggiunse la vetta della classifica ATP, fu Jim Courier, seguito da nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni: Andre Agassi, Boris Becker, Marcelo Rios, Serena Williams, Venus Williams, Maria Sharapova, Jennifer Capriati, Monica Seles, Martina Hingis, Jelena Jancovick.

Ad annunciare il suo decesso, Tommy Haas, l’ex n. 2 del mondo, con queste parole: “Tante memorie, non so da dove iniziare Grazie per il tuo tempo, saggezza, impegno, esperienza, volontà di condividere le tue capacità. Di sicuro, mi mancherai”. Il più famoso coach di tennis della storia è morto nella sua casa di Bradenton, in Florida, nella notte di domenica. Lo si poteva amare o odiare, disegnandone i modi ma quel che è certo è che Nick Bollettieri ha rivoluzionato il tennis, ideando il “corri e tira” che oggi è diventato lo stile di gioco imperante, oltre a introdurre nell’allenamento la cura maniacale della preparazione fisica e il rispetto assoluto della disciplina, entrambi mutuati dalla sua esperienza militare come Marine.

E pensare che il padre lo voleva avvocato! Dopo essersi laureato in filosofia, dopo l’abbandona della facoltà di Giurisprudenza di Miami, ha iniziato insegnare su un campo pubblico di North Miami Beach, intascando solo tre dollari all’ora, per poi arrivare a prenderne 300 volte tanto. Nel frattempo, si è sposato otto volte e ha avuto sette figli, senza mai dimenticare le sue origini italiane, scegliendo Capri per i suoi viaggi di nozze Cindi, la sua ultima moglie, ha dichiarato: “Quando l’ho sposato sapevo bene che io sarei stata l’amante: lui ha già sposato la sua Accademia”.