La città di Venezia e l’Italia intera piangono la scomparsa improvvisa del grande maestro di storia dell’economia Gianni Toniolo, spentosi a Roma, all’età di 80 anni, a seguito di un’operazione. Professore ordinario di Politica economica a Ca’Foscari a Venezia, dove si è laureato, è stato Professore a Roma (Tor Vergata e Luiss) e Professore emerito negli Stati Uniti, presso la Duke University.
Toniolo ha insegnato alle università del Connecticut, della California a Berkeley e Hitotsubashi a Tokyo, è stato Visiting Fellow al St. Antony’s College e all’All Souls College di Oxford, ed è stato consigliere e vicepresidente della Fondazione di Venezia. A ricordarlo, un commovente post di Paolo Costa, già rettore de Cà Foscari, ministro dei lavori pubblici, sindaco di Venezia e Parlamentare europeo.
Costa ha voluto così descrivere il grande Toniolo: “Poteva indispettire per il suo modo di fare schietto, ma Gianni Toniolo era una persona così buona e onesta che non riusciva a nascondere i suoi sentimenti e quando faceva qualcosa, andava fino in fondo. Per me era come un fratello e ho avuto il privilegio di averlo sempre vicino”. Un uomo dotato di profonda cultura, di originalità di pensiero, che ha portato avanti, con forte passione, il suo impegno nel board del Collegio Internazionale di Ca’Foscari, spendendosi in esso con grande interesse, entusiasmo e instancabile dedizione, trattandosi di un progetto a cui teneva moltissimo per gli studenti di grande talento dell’ Ateneo.
Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, ha voluto porgere le sue più sentite condoglianze ai familiari di Toniolo, uno tra i più grandi maestri di storia dell’economia che, peraltro, aveva appena pubblicato, per i tipi del Mulino, il primo volume della sua Storia della Banca d’Italia. Zaia ha rimarcato quanto prezioso e fondamentale sia stato il suo ruolo nel progetto M9, il museo del Novecento, realizzato a Mestre dalla Fondazione di Venezia, di cui è stato consigliere e vicepresidente.
Un vuoto enorme, quello lasciato dalla sua morte, in tutti coloro che lo hanno incontrato lungo il loro cammino e negli studenti, che hanno fatto tesoro dei suoi insegnamenti tra le aule universitarie. Anche la Fondazione di Venezia, attraverso il suo presidente, Michele Bugliesi, si è unita ai tanti messaggi di cordoglio, ricordandolo come un uomo colto e raffinato che ha dedicato la vita allo studio e alla cultura.