E’ la storia di un ragazzo giovanissimo, di soli 19 anni, di uno sportivo, un atleta di Canoa Polo. Parlo di Antonio Marino, rimasto coinvolto in un terribile incidente per il quale era stato ricoverato, in coma farmacologico indotto, dai medici del Cardarelli, in modo di dargli il tempo di reagire. Le sue sorti sono state appese ad un filo per 10 lunghi giorni; giorni in cui i genitori non hanno mai perso la speranza che le sue condizioni potessero migliorare, sino alla notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: quella del suo decesso.
Il cuore di questa promessa dello sport italiano ha smesso di battere, per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto su viale Dohrn. Solo lo scorso settembre aveva vinto la medaglia di bronzo ai campionati europei della sua disciplina, vestendo la maglia azzurra della nazionale Under 21.
Toto, così come tutti lo conoscevano nella sua Napoli. si allenava a gareggiava per il Circolo Posillipo. La triste notizia è stata diffusa da un post del circolo rossoverde, che ha voluto esprimere tutto il suo cordoglio e la vicinanza ai familiari della vittima, tramite il presidente Filippo Parisio, il consiglio direttivo, lo staff e gli atleti.
In tanti gli hanno dedicato, in queste ore, toccanti messaggi, descrivendolo come uno studente brillante, di buona famiglia, con la mamma magistrato e il papà avvocato, come un elemento che fungeva da collante nella squadra in cui giocava. Di lui sappiamo che l’anno scorso si era diplomato al liceo Mercalli, per poi iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza, conciliando studio e lavoro alla grande.
Le cause dell’incidente sono al vaglio di chi si sta occupando del caso, ancora tutte da chiarire, e non è escluso che possa aver avuto, a seguito dell’incidente, un malore. La Federazione Italiana Canoa Kayak, ha voluto dedicargli questo messaggio: “È scomparso un giovane e promettente atleta ma soprattutto un ragazzo che amava lo sport e la vita. Ci mancherà profondamente la sua vitalità ed il suo sorriso. Che possa arrivare alla famiglia e ai suoi cari tutto l’affetto del mondo canoa”.