Italia in lutto, Gasperini è morto: il triste annuncio (2 / 2)

Un’intera comunità, piange la sua improvvisa scomparsa. Città di Castello è devastata dal dolore per la morte del commendatore Antonio Gasperini che si è spento all’età di 93 anni. Imprenditore a capo dell’omonimo Scatolificio, era uno dei protagonisti indiscussi dell’economia del Secondo dopoguerra nell’Alta Valle del Tevere. Gasperini era attaccatissimo alle sue radici, amava la sua terra, l’Umbria e ha fatto l’impossibile, nella sua lunga carriera, affinché la produttività fosse florida.

Era un imprenditore dal cuore nobile, che ha sempre aiutato i più bisognosi, senza mai ostentare la sua ricchezza. Sin da quando la notizia del suo decesso si è diffusa, i quotidiani locali, i primi a diramare il tragico evento, hanno messo in risalto il suo impegno sociale, con la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello.

Sono numerosissimi i messaggi di cordoglio che, in queste ore, si stanno succedendo, per confortare i famigliari del famoso imprenditore. Tra questi, quello dell’Amministrazione Comunale, che ne ha esaltato l’umanità, la generosità, il volontariato.

Gasperini amava molto la sua città ed era fiero di esserne rappresentante in diverse associazioni. Un uomo che ha reso grande la sua azienda, fondata agli inizi degli anni 60, sempre al fianco dei bisognosi. Un’intera comunità si è stretta, in una sorta di abbraccio collettivo, particolarmente caloroso, al dolore della figlia Alessandra, della nipote Elisa e del genero Eros. 

Molto commovente il ricordo di Fabio Nisi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, sottolineando la dedizione e l’orgoglio con cui portava avanti i numerosi e prestigiosi incarichi che ha ricoperto in ambito bancario e associativo, compresa la Fondazione dove ha lasciato un segno indelebile.