Italia in lutto, è morto poco fa Dino Peruzzi (2 / 2)

Dino Peruzzi si è spento, a 94 anni, il 30 gennaio sera, dopo aver lavorato, sino a poco tempo fa, affiancando i suoi due figli Massimo e Piero Paolo, nel laboratorio che lui stesso aveva creato nel 1960, in un fondo di via Pistoiese di cui la moglie Brunella è proprietaria. Anche lei ha lavorato nella famosa pasticceria sin dalla sua apertura, avvenuta nel lontano 1961.

La sua morte ha lasciato sotto choc la città di Prato, in cui la famosa pasticceria da lui creata, frutto di maestria, dedizione e duro lavoro, è diventata, nel corso degli anni, una realtà di eccellenza del settore grazie alla creatività che ha sempre caratterizzato le sue dolci prelibatezze. Con un padre così, i segreti sono stati tramandati ai figli, di generazione in generazione.

Peruzzi era associato a Confartigianato Imprese Prato. In occasione dei suoi 90 anni, portati, peraltro, splendidamente, la stessa associazione aveva voluto fargli un regalo, una targa, che gli venne consegnata dal presidente Luca Giusti. Dino Peruzzi rimarrà un nome caro a Confartigianato.

In tantissimi sono i cittadini che hanno rivolto le condoglianze alla moglie Brunella e ai figli Massimo e Piero Paolo, per la dipartita del loro caro. Ieri, 1 febbraio, alle ore 15.00, nella Chiesa parrocchiale di Gesù Divin Lavoratore, in tanti hanno voluto partecipare all’ultimo saluto. Una chiesa gremita di gente per il funerale di Dino.

Una morte che riga i volti di lacrime, dinnanzi alla quale si rimane sgomenti, trattandosi di un uomo che ha reso grande la sua pasticceria, portando avanti il nome delle vecchie tradizioni dolciarie, quelle basate sulla maestria, sulla paziente, sulla vocazione per un lavoro manuale, ormai sostituito dai prodotti dolciari industriali.

Il sapore di questi ultimi non è certamente quello dei dolci tradizionali, quelli tanto amati dai nostri nonni, portati in tavola a fine pasto di domenica come dei tesori. Questo rende ancora più grande il lavoro degli artigiani; di chi lavora al servizio della collettività con le mani, creando opere uniche e largamente apprezzate. Peruzzi ne è stato un esempio che continua, di generazione in generazione, attraverso i suoi figli; custodi delle sue perle di saggezza. Le nostre più sentite condoglianze ai familiari.