Italia, lo scontro e i decessi sui binari a bassa percorrenza (2 / 2)

Non si può dimenticare quanto accaduto in Sardegna il 15 giugno 2007 quando due treni si sono scontrati. Non un accadimento di poco conto ma uno dei peggiori della storia della cronaca nera nazionale perché ci sono volute tantissime indagini, sino ad arrivare alla verità.

Alle 6.15 un treno con a bordo otto passeggeri, viaggiando molto lentamente, è partito da Nuoro diretto a Macomer,  eppure alle sette, in località Birori, si è scontrato  con un treno speciale con a bordo 4 membri del personale delle Ferrovie della Sardegna, partito da Macomer verso un cantiere presso la stazione di Iscra.

Tante le ipotesi relative alla vicenda tra cui quella dell’errore umano oppure di un guasto, con tre persone decedute sul colpo: il conducente del treno passeggeri,  Cosimo Serra,  la 53enne Bachisio Arca,  che lavorava in una cooperativa per lavoratori diversamente abili e una seconda donna, la turista 28enne Elizabeth Beever, che si sarebbe dovuta sposare col suo fidanzato  dopo poche settimane.

Sin da quando il triste fatto è avvenuto, per far luce sullo stesso è stato aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo.  Un lungo iter, quello cui  si è assistito, che ha portato, alla fine, al rinvio a giudizio di una sola persona, il capostazione Giuseppe Sanna. Il pm aveva chiesto per l’uomo 7 anni di reclusione, di cui 4 per disastro colposo e 3 aver essere stato colpevole dello scontro.

Il 30 novembre 2016, Sanna ha ricevuto la condanna a sei anni di reclusione.  Una storia indubbiamente complessa, un labirinto di  indagini, che ha trovato la parola fine, sebbene nessuno possa restituire  ai loro cari chi non c’è l’ha fatta. Una storia che invita alla riflessione sull’emergenza  dei binari, oltre che delle strade e autostrade d’Italia e del mondo.