Italia, l’eruzione del Vulcano e il comunicato: "Non.. (2 / 2)

Dalle ore 20:00 circa, le telecamere di sorveglianza dell’Osservatorio Etneo dell’INGV hanno ripreso una vivace attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, accompagnata da un trabocco lavico sul versante sud-orientale. Secondo le previsioni, le eventuali nubi eruttive si disperderanno verso est, senza al momento rappresentare un pericolo per le aree abitate.

L’attività vulcanica è preceduta da un progressivo incremento del tremore a partire dalle 15:00, con valori che hanno raggiunto la fascia alta intorno alle 19:20 e continuano a salire. Le sorgenti del tremore sono localizzate sotto il Cratere di Sud-Est, a circa 2.800 metri di quota. Anche l’attività infrasonica è in moderato aumento dalle 19:50, confermando la dinamicità dell’evento in corso.

Le reti di monitoraggio clinometrica e GNSS non segnalano per ora deformazioni significative del suolo, il che suggerisce che l’eruzione non sia al momento legata a un’importante risalita di magma profondo. Tuttavia, l’INGV mantiene alta l’attenzione, data la rapidità con cui l’attività stromboliana si è sviluppata.

Storicamente, l’Etna alterna fasi di quiete a periodi di intensa attività. Se l’attuale trend proseguirà, non è escluso un ulteriore aumento delle esplosioni o l’apertura di nuove bocche effusive. L’Osservatorio aggiornerà in tempo reale, mentre i voli aerei sull’area potrebbero subire variazioni in caso di aumento delle emissioni di cenere.

L’ultima eruzione significativa risale al 2023, ma il vulcano rimane uno dei più attivi al mondo. La Protezione Civile invita a seguire le indicazioni ufficiali, pur escludendo al momento rischi per la popolazione. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore.