Il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell’area, i vertici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la commissione Grandi Rischi e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha annunciato: “Abbiamo definito la zona rossa legata al rischio bradisismo” nei Campi Flegrei e “coinvolge circa 85 mila persone e 15 mila edifici”.
Musemeci, come riportato da leggo.it, ha specificato: “Continuiamo a lavorare per intensificare le esercitazioni di protezione civile e avviare nei prossimi giorni la ricognizione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati nell’area rossa», continua Musumeci, spiegando che la zona insiste su parte del comune di Pozzuoli, parte di Bacoli e parte della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo”.
L’incontro è stato molto importante anche per dare lo start al piano di comunicazione, che verrà redatto dalla Regione Campania in stretta collaborazione con la Protezione Civile per il 27 novembre, col coinvolgimento degli studenti dell’area interessata.
Musumeci ha dovuto, naturalmente, fare il punto della situazione e le sue parole, devono illustrare anche gli scenari che mai vorremmo sentire ma che potrebbero verificarsi. Difatti il ministro ha affermato che se nei Campi Flegrei dovesse scattare l’allerta arancione, i tre ospedali dell’area interessata dovrebbero essere evacuati e i pazienti dei tre nosocomi in questione verrebbero, così. trasferiti presso il Caldarelli di Napoli che, forse, non potrebbe reggere una portata di ricoveri così alta.
La Commissione Grandi Rischi e l’Ingv , nell’incontro tenutosi, hanno confermato che l’allerta resta gialla, anzi, che nell’ultima settimana si è registrato addirittura un rallentamento del sollevamento del terreno nell’area dei Campi Flegrei. La situazione sta migliorando. Il decreto Campi Flegrei che approderà in Senato a dicembre ci ci fornirà, si spera, notizie importanti. Intanto una vittoria c’è già: si è affrontato, per la prima volta, il tema della prevenzione del bradisismo.