Italia, l’annuncio che sconvolge i fumatori: "Addio sigarette" (2 / 2)

Philip Morris Italia sta vivendo una fase di trasformazione profonda e radicale, che non riguarda soltanto l’aspetto commerciale, ma coinvolge a 360 gradi l’intero modello di business, la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e il ruolo sociale dell’azienda. Sotto la guida di Pasquale Frega, nominato presidente e amministratore delegato nel febbraio 2025, l’impresa si è posta un obiettivo ambizioso e senza precedenti: fare dell’Italia il primo paese europeo a eliminare completamente, entro il 2030, il consumo di sigarette tradizionali.

Un traguardo che rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione per un settore storico e profondamente radicato nella cultura e nell’economia nazionale. Per raggiungere questo scopo, Philip Morris ha pianificato investimenti per oltre un miliardo di euro da destinare a innovazione, ricerca e sviluppo, formazione e sostenibilità, rafforzando così una filiera integrata e moderna che si estende dall’agricoltura 4.0 fino alla distribuzione e al supporto al consumatore finale. Il cuore di questa innovazione straordinaria è lo stabilimento di Crespellano, nel bolognese, una struttura che con i suoi 1,5 miliardi di euro di investimenti rappresenta la più grande fabbrica costruita ex novo in Italia negli ultimi 25 anni.

Questo polo produttivo non è soltanto un impianto industriale, ma un vero e proprio centro di eccellenza che attrae e ospita circa 3.000 dipendenti provenienti da 41 diverse nazionalità, tra ingegneri, ricercatori e tecnici impegnati nello sviluppo di prodotti innovativi senza combustione. Qui si realizzano prototipi, processi produttivi all’avanguardia e programmi di formazione destinati a diffondere nuove competenze all’interno di tutto il gruppo Philip Morris nel mondo. I prodotti sviluppati a Bologna non solo servono il mercato italiano, ma sono esportati in oltre 50 paesi, contribuendo a generare un valore di export superiore a 1,9 miliardi di euro.

Decesso di Claudia Adamo, l’oncologo spiega la patologia: "Inizia tutto con…" Decesso di Claudia Adamo, l’oncologo spiega la patologia: "Inizia tutto con…"

Questo dimostra come l’azienda abbia integrato innovazione tecnologica e capacità produttiva in un sistema altamente competitivo a livello globale. Non meno importante è il ruolo che Philip Morris Italia gioca nell’ambito della filiera agricola nazionale. La multinazionale coinvolge direttamente e indirettamente circa 8.000 imprese fornitrici e di servizi, di cui oltre 1.000 operano nel settore agricolo. Questo ecosistema produttivo dà lavoro a circa 41.000 persone in tutto il territorio italiano, rendendo Philip Morris un attore economico di primo piano e un partner fondamentale per molte comunità locali. La collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, iniziata nel 2011, ha consentito la stipula di accordi pluriennali volti a garantire prevedibilità commerciale, sostenibilità, formazione professionale, lavoro legale e competitività sul mercato per gli agricoltori italiani.

Il rinnovo di questi accordi nel novembre 2024 ha esteso l’impegno fino al 2034, confermando un piano di investimenti complessivi fino a un miliardo di euro dedicati esclusivamente alla filiera italiana. Dal punto di vista scientifico e sanitario, Philip Morris International ha investito oltre 14 miliardi di dollari in ricerche approfondite per testare, valutare e certificare i prodotti senza combustione come potenzialmente meno dannosi rispetto alle sigarette tradizionali. Questi studi comprendono approfondimenti tossicologici, sperimentazioni cliniche, analisi comportamentali e monitoraggi post-vendita, per assicurare un elevato standard di sicurezza e trasparenza. Un riconoscimento importante è arrivato recentemente dalla Food and Drug Administration statunitense, che ha autorizzato alcune versioni dei dispositivi IQOS e dei prodotti di nicotina orale Swedish Match come “prodotti a rischio modificato”, segnando un passo avanti significativo nella protezione della salute pubblica. Questi progressi scientifici sono alla base della strategia di Philip Morris, che punta a sostituire gradualmente il consumo di tabacco combusto con alternative innovative, cercando di ridurre l’impatto sanitario negativo su scala globale.