
Ancora una volta la cronaca nazionale ci ha messo dinnanzi agli occhi un caso davvero forte, di quelli che non si riescono a leggere se non con le lacrime agli occhi, tra lo sconcerto e l’incredulità.
L’allarme è scattato intorno alle prime ore di oggi, martedì 23 dicembre, quando la presenza di una persona deceduta è stata segnalata presso lo scalo di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. Il ritrovamento ha costretto Rete Ferroviaria Italiana a sospendere immediatamente la circolazione sulla linea Venezia-Trieste, per consentire lo svolgimento degli accertamenti dell’autorità giudiziaria.
Sul posto sono intervenuti con urgenza gli agenti della Polfer e il personale medico, ma per l’individuo non c’era ormai più nulla da fare. Gli operatori hanno dovuto lavorare in condizioni complesse per mettere in sicurezza l’area e avviare le procedure di identificazione, mentre i treni in viaggio venivano fermati nelle stazioni precedenti.I disagi per il comparto trasporti sono stati pesanti: i treni Alta Velocità, gli Intercity e i regionali hanno registrato ritardi superiori ai 60 minuti, con diverse cancellazioni e limitazioni di percorso.

Per limitare l’impatto sui passeggeri, è stato attivato un servizio sostitutivo di bus tra le stazioni di Mestre e Treviso, cercando di tamponare l’emergenza.Al momento restano al vaglio degli inquirenti tutte le ipotesi sulla dinamica dell’evento, con i Carabinieri che supportano le attività di monitoraggio del territorio circostante.
La circolazione è ripresa gradualmente solo dopo il nulla osta del magistrato di turno, lasciando dietro di sé una scia di interrogativi sulla fine solitaria di una vita spezzata lungo i binari.