Il mondo dello spettacolo è in lutto per la scomparsa di Beppe Menegatti, celebre regista teatrale e marito di Carla Fracci. Menegatti, che aveva compiuto 95 anni, è deceduto nella mattinata di oggi, martedì 17 settembre a Roma, circondato dall’affetto del figlio Francesco. Era stato ricoverato il 12 settembre in un ospedale della capitale, ma le sue condizioni si erano aggravate, portando al trasferimento in un hospice la sera del 16 settembre.
La sua dipartita segna la fine di un’epoca nel teatro italiano, dove Menegatti ha lasciato un’impronta indelebile. Menegatti e Fracci sono stati sposati per 54 anni, e insieme hanno costruito una vita artistica e personale unica. La loro storia d’amore iniziò nel 1956 alla Scala di Milano, quando Menegatti lavorava come assistente di Luchino Visconti.
Fu un incontro casuale ma folgorante, che diede inizio a una delle collaborazioni artistiche più straordinarie del Novecento. Carla Fracci, icona della danza mondiale, ha sempre riconosciuto l’importanza del marito nel suo percorso professionale, definendolo un sostegno costante e un uomo eccezionale. La carriera di Beppe Menegatti è stata lunga e ricca di successi. Dopo aver iniziato come assistente di Visconti, ha collaborato con grandi nomi del teatro italiano come Eduardo De Filippo e Vittorio De Sica.
La sua firma è stata apposta su numerosi spettacoli teatrali e balletti, molti dei quali interpretati dalla stessa Fracci, a cui era profondamente legato. Il loro sodalizio artistico ha contribuito a creare capolavori indimenticabili, che hanno fatto la storia del teatro e della danza a livello internazionale.
Negli anni ’60, Menegatti si dedicò al “teatro dell’assurdo”, lavorando su opere di Samuel Beckett con noti attori italiani, e contribuì alla diffusione di questo genere in Italia. Ma fu il balletto e la danza, dopo il matrimonio con Fracci, a diventare il fulcro della sua carriera. Recentemente, nel 2021, Menegatti è stato consulente per il film biografico sulla vita di Carla Fracci, a testimonianza del legame indissolubile che li univa anche dopo la scomparsa di lei.