Italia in lutto, l’addio improvviso a Barbara (2 / 2)

 

Una donna tenace, determinata, una grande professionista, Barbara, che ci ha lasciati a soli 51 anni. Una notizia, quella della sua scomparsa, che ha raggelato gli italiani,  tutto ad un tratto, quando il suo volto è iniziato a figurare sui principali siti d’informazione tra la cronaca.

Barbara Carron, imprenditrice di successo dell’azienda Carron, uno dei marchi leader nel mondo delle costruzioni, vice presidentessa del Calcio Padova  nel periodo temporale che va dal 2008 al 2012,  che ha permesso di raggiungere la promozione in Serie B nella finale di Busto Arsizio, per poi sfiorare il sogno della Serie A in finale contro il Novara, non ce l’ha fatta.

Barbara, da quanto si apprende, stava  facendo i conti con una neoplasia da due anni gravemente e alla fine il brutto male, che lei ha cercato di lasciarsi alle spalle in tutti i modi, con la sua solarità e la sua tenacia, ha avuto il sopravvento, non lasciandole scampo.

Lei, in fin dei conti, aveva parlato senza  mezzi termini della sua patologia e chi l’ha sempre seguita non può non ricordare uno dei suoi ultimi post ,  pubblicati tramite il suo profilo Instagram, in cui aveva messo nero su bianco un messaggio  per i suoi followers che oggi più che mai suona funesto e rimbomba nelle loro menti.

Questo il suo contenuto:  “Non pensate di avere tempo in eterno perché non è così. Vi sbagliate. Pensiamo che tutto torni. Che di tempo ce ne sia in abbondanza: non è così. Il tempo è un’incognita e noi dobbiamo approfittarne perché ogni cosa è regalata, è un dono. Un dono meraviglioso che la Madre Terra ci mette a disposizione. Tutto cambia. Questa per me si cambia fortuna. Questa per me si traduce in sincronia di situazioni che poi ne creano altre ed altre ancora”. Il mondo calcistico, in particolare il  Calcio Padova, ha espresso la massima vicinanza alla famiglia Carron per la perdita della povera Barbara. Non possiamo che stringerci attorno ai cari della scomparsa anche noi, ponendo le nostre più sentite condoglianze.