Italia in lutto, è morta Noemi: è stata investita da un auto (2 / 2)

Noemi, 20 anni,  vedendo un coniglietto in fin di vita per strada, ha cercato di rianimarlo. Il suo fidanzato ha messo le quattro frecce, a caccia di un veterinario   che potesse salvarlo.  Tutto ad un tratto,  ha visto  dei fari in lontananza, mentre un’auto ,  venendo incontro, senza rallentare,  viaggiando a 100 all’ora,  ha colpito la sua ragazza in pieno.

Noemi  ha fatto  un volo di 50 metri ed è stata catturata dal video della telecamera di sua sorella Alyssa,  che ha assistito alla sua testa che si è spezzata,  dopo la tibia e dopo il braccio. Tutto questo è successo il 29 marzo e l’uomo che l’ha investita, uccidendola, è il 33enne Vincenzo Crudo, che abita a Fenegrò, Como e che si è messo al volante ubriaco.

L’uomo , dopo averla colpita non l’ha soccorsa, ripartendo a grande velocità, sino a prendere  una rotonda contromano e  darsela a gambe sulla strada comunale che porta a Lurago Marinone. Secondo l’autopsia,  Noemi è deceduta sul colpo, in quanto aveva l’osso cervicale spezzato. Nell’effettuazione de l’alcoltest, viene trovato un tasso di 1.46, di pochissimo inferiore a 1.50.

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L’uomo ha inizialmente detto di non c’entrare nulla con il decesso di Noemi, sino a quando, dopo tre mesi, il 19 giugno, ha confessato, dichiarando: “Ho colpito io Noemi”.  Il gip ritiene che  può lasciare la cella e andare ai domiciliari ma la famiglia di Noemi non ci sta, dicendo: “Stiamo aspettando che il pm integri le indagini con i risultati ottenuti dai nostri periti. Per esempio abbiamo dimostrato che il tasso alcolemico alle 2 di notte, al momento dell’impatto, era di 1,80. Con un valore così alto la pena va dagli 8 ai 12 anni”.

Il legale ha illustrato che cosa cambia sul piano giuridico, dicendo: “Con un tasso sotto 1,50, con una pena più bassa e con il rito abbreviato l’indagato potrebbe ottenere una condanna inferiore ai 4 anni e richiedere l’affidamento ai servizi sociali. Se invece si riconosce che il tasso era maggiore di 1,50, sotto i 7 anni non ci andrà. E di conseguenza si farebbe il carcere”.